Il decreto legge sull’agricoltura è stato firmato oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il testo arrivato in Consiglio dei ministri non è stato risparmiato dalle polemiche.
Le polemiche al decreto Agricoltura
Il ministro Francesco Lollobrigida ha voluto mettere un punto sulla questione, sottostimando la questione e dichiarando perentorio: “Sul fotovoltaico nessuna lite, al massimo una riflessione“. Il confine tra le due parole in Cdm è comunque molto sottile e alla fine dei conti all’interno del decreto è presente anche una legislazione ad hoc sull’agrivoltaico.
Una sorta di via di mezzo, con cui si è cercato di fare chiarezza su un tema di cui in Italia si sa ben poco e che finora non aveva un ben che minimo controllo. “Basta al fotovoltaico senza regole” ha dichiarato il premier Meloni in un post su X, dichiarandosi soddisfatta di quanto contenuto nel decreto. In sostanza, il contenuto più chiaro del dl riguarda la cosiddetta “istallazione selvaggia di fotovoltaico a terra“, che ora dovrà seguire delle rigorose regole.
Non solo agrivoltaico, ma anche sostegni alle aziende, soprattutto quelle che nell’ultimo anno hanno risentito del cambiamento climatico e della conseguente siccità, così come un nuovo pacchetto di aiuto all’ex Ilva, ora Acciaierie dello Stato. Un decreto che ha cercato di risolvere quanti più problemi possibile, allo stesso tempo avendo a che fare con i contrasti presenti tra i ministri. Su questo però anche il ministro Pichetto Fratin ha voluto dire la sua: “le riflessioni sono servite solo a trovare una convergenza“, niente di più.
Le nuove regolamentazioni per il fotovoltaico
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha chiarito alcuni punti del nuovo decreto contenente le regolamentazioni sull’agrivoltaico. “Lo Stato considera i terreni agricoli produttivi un bene prezioso con delle agevolazioni importanti – ha dichiarato il ministro – ma se ci vuoi mettere i pannelli fotovoltaici stai cambiando la destinazione d’uso e non riteniamo che questa prassi debba continuare“.
Quindi, per ovviare a questo problema il decreto agricoltura prevede che nei terreni produttivi il fotovoltaico non debba essere impiantato. Sì ai terreni inutilizzati, o non coltivabili, permettendo così al decreto di non entrare in contrasto con gli obiettivi e gli impegni europei sulle rinnovabili. Una stretta non di poco conto che però è stata approvata dal premier Meloni: “Più aiuti alle imprese in difficoltà con la moratoria sui mutui e sostegno alle filiere. Continueremo a lavorare per difendere settori strategici per la nostra nazione come l’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura, l’allevamento e tutto il mondo della produzione italiana“.
Cosa contiene il decreto agricoltura
Oltre alle nuove regole sul fotovoltaico, nel decreto agricoltura sono previsti 250 milioni di euro accordati alle imprese della pesca e dell’acquacoltura che nel 2024 hanno investito in beni strutturali nelle zone assistite delle Regioni del Sud (Zes). Per le imprese che invece hanno registrato un calo del 20% dei ricevi rispetto al 2022 è previsto un aiuto economico, sotto forma di “congelamento” per 12 mesi dei pagamenti di mutui e altri finanziamenti rateali.
Saranno stanziati anche 10 milioni annui in più per il Fondo per la sovranità alimentare e 20 milioni per la lotta contro la peste suina africana, ovvero per abbattere suini e cinghiali colpiti dalla malattia. Fondi anche per le attività di acquacoltura danneggiate dal granchio blu, per cui sono stati stanziati 12 milioni di euro. Due milioni, invece, per le aziende colpite dalla moria del kiwi e 10 milioni per combattere la peronospora. Per quanto riguarda l’ex Ilva, invece, è stato messo a disposizione un finanziamento da 150 milioni di euro per “assicurare la continuità operativa” dell’acciaieria.