Urso contro la concorrenza sleale: “Dobbiamo tutelare le imprese e i cittadini”

Redazione
2 Min di lettura

Le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy al convegno di Withub a Roma sul mercato energetico in Europa

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è intervenuto al convegno di Withub a Roma sul mercato energetico in Europa. Le sue parole sono incentrate sul combattere la concorrenza sleale, provvedendo a tutelare le imprese ed i cittadini europei.

Urso rivolto alle imprese

La tutela, secondo il ministro, parte da norme che riguardano l’importazione o l’esportazione di prodotti che vengono distinti come ‘dazi ambientali’. “Occorre una politica assertiva e solidale per proteggere le imprese europee che hanno processi produttivi più difficili da decarbonizzare e hanno maggiore esposizione alla concorrenza di Paesi che non hanno vincoli imposti da standard ambientali e sociali” ha dichiarato al convegno.

“Senza un’autonomia vera sulle materie prime critiche, anche la transizione all’elettrico potrebbe riservarci rischi gravissimi, passando dalla subordinazione alle fonti fossili dalla Russia a una ancora peggiore subordinazione alle materie prime dalla Cina” ha ninoltre aggiunto il ministro.

Urso e Pnrr: una riflessione

“Nella rinegoziazione in corso del Pnrr, siamo fiduciosi di poter orientare in modo più efficace le risorse europee già stanziate e quelle del RePower Eu, verso interventi che contribuiranno davvero, da subito, al raggiungimento degli obiettivi energetici e di sostenibilità ambientale. L’altro giorno, al Consiglio Competitività, la Commissione europea ci ha ricordato che il bisogno di litio nei prossimi vent’anni aumenterà di 42 volte. Da qui al 2030 il fabbisogno di materie prime critiche necessarie per la tecnologia digitale aumenterà di 4 o 5 volte rispetto ad oggi” ha poi dichiarato.


“Dobbiamo spostare risorse da capitoli e da obiettivi che difficilmente potranno essere raggiunti da qui al 2026, a capitoli che servono di più a sostenere la transizione ecologica e digitale, e soprattutto che siano realizzabili davvero in un tempo così ristretto come quello che imporne il Pnrr” ha infine concluso. Si attendono ulteriori aggiornamenti.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo