Schlein e Conte sono ai ferri corti. L’alleanza tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle ha avuto la durata di un fiammifero acceso e ora alla segretaria dem resta solo rabbia: “Basta parlare di Conte. Ci sono le elezioni e il nostro avversario è la destra. Mi auguro che lo sia anche per lui“. La diatriba con i pentastellati è stata il tormentone politico del momento, ma il volto dem preferisce essere “zen” e concentrarsi sulle elezioni del prossimo giugno.
Schlein su Conte: “Ci ha rinfacciato molte cose”
La Schlein è stanca di ricevere commenti in merito ai rapporti tra Pd e 5 Stelle: “Lui in questo periodo ci ha rinfacciato molte cose, ma io non gli ho mai rinfacciato il suo governo con Salvini e i decreti Sicurezza e non lo farò nemmeno ora”, spiega. La segretaria dem è convinta che l’impostazione unitaria del Pd porti voti, “così come dicono i sondaggi”. Per questo motivo – a suo parere – Conte cerca lo scontro: per conquistare voti e farne perdere ai dem.
Nel contempo, Conte tira acqua al suo mulino: “Stiamo attraversando una fase che ci ricorda Mani pulite, laddove iniziarono a venire fuori degli scandali e la politica del tempo e la classe dirigente non compresero che c’era un morbo diffuso“. Alcuni pensano che i rapporti tra i due leader non siano mai stati eccellenti e che tra Schlein e Conte non è mai scattato il giusto feeling. Quando la segretaria dem ha presentato alla Camera la mozione sul cessate il fuoco in Medio Oriente, puntando alla vittoria politica di un’astensione del governo, sperasse di non avere i voti dell’ex premier.
Di fatto il Pd è sempre più isolato. Avs alle Europee ha candidato Ignazio Marino e Mimmo Lucano, per poi convincere Ilaria Salis a presentarsi nel Nord-Ovest, come rivela il Foglio. Su Renzi, Schlein continua a non comunicare, anche se di recente si parla di un loro scambio frequente di messaggi: il leader di Iv mira ai voti moderati del Pd, gli stessi tanto ambiti da Calenda.