“Nessuno mi ha chiesto di dimettermi” aveva affermato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè gli scorsi giorni in vista del boom mediatico del caso Visibilia. Eppure, detto fatto! Mercoledì 3 aprile l’Aula della Camera discuterà la mozione di sfiducia nei confronti della ministra. Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5s afferma: “Il Movimento 5 Stelle è riuscito a far anticipare la mozione di sfiducia nei confronti della ministra Santanchè, indagata per frode sui fondi Covid, mettendola al centro del dibattito parlamentare. Una sfiducia su cui la Meloni non ha detto una parola“.
La mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro la Santanchè, alla luce dell’indagine della procura di Milano sul caso Visibilia, approderà quindi in Aula e i colpi di scena da parte del governo non sono del tutto esclusi vista la freddezza che le riserva il centrodestra.
Santanchè: la freddezza del centrodestra
La discussione alla Camera inizierà martedì prossimo e il giorno dopo l’Aula voterà la mozione di sfiducia delle opposizioni nei confronti di Matteo Salvini. Quest’ultimo non creerà troppi problemi al governo, mentre il caso Santanchè ha fatto gelare l’animo del centrodestra. La via del governo è quella di difendere sempre i suoi ministri ma in questo frangente, esprimersi a favore potrebbe rendere più complesso farla dimettere, in caso di rinvio a giudizio.
Le acque del governo sono agitate. Dopo Pasqua potrebbe arrivare – a danno della Santanchè – una nuova chiusura delle indagini con l’ipotesi di falso in bilancio. Come riporta il Fatto Quotidiano, il ministro dei Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, afferma: “Se la mozione arriva subito dopo Pasqua non succede nulla, perché non ci sono fatti nuovi, se arriva dopo, vediamo…“.