La segretaria Pd ospite a Modena gioca il suo cavallo di battaglia in tema immigrazione. Quanto al Pd, “non finanzierà più la Guardia costiera libica”
Elly Schlein sgomita e occupa spazio nell’arena del dibattito politico sempre più infervorato e piegato sui problemi legati all’immigrazione. “Loro sono deboli coi forti e forti coi deboli”: un’accusa esplicita al modus operandi del governo, quella che la segretaria del Pd espone a Modena nel corso del festival ‘Tempi radicali’ organizzato dal quotidiano Domani e cui hanno preso parte anche il presidente Stefano Bonaccini e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso. L’attacco frontale arriva subito: sull’operato della premier in Europa, la segretaria Pd commenta: “Tre righe scarse nelle conclusioni del Consiglio Europeo” spacciate “come un primo momento di grande attenzione”.
Schlein: “Sbagliato fare guerra alle ong”
Nella giornata modenese, Schlein traccia la mappa e gioca il suo cavallo di battaglia. Sui migranti, ribadisce la linea esposta nel suo esordio da segretaria Pd a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo, in cui affermava convinta la necessità di “una Mare nostrum europea, una missione comune di ricerca e salvataggio”. “Le domande che il governo fa a Bruxelles sono sbagliate, e quindi è difficile ottenere risposte giuste – afferma Schlein –. Anziché fare la guerra alle ong che sopperiscono a una funzione istituzionale, serve una Mare nostrum europea, con un pieno mandato umanitario per salvare le vite delle persone”. C’è anche un’altra domanda, secondo la leader del Pd, che non viene posta in sede europea. “Dall’Ucraina – prosegue infatti – sono fuggite moltissime persone, e hanno trovato riparo nei Paesi confinanti. Si è scavalcato il regolamento di Dublino. I suoi alleati nazionalisti hanno ottenuto di attivare la direttiva. Perchè non la si ottiene anche per chi fugge ad esempio dall’Afghanistan, come molti dei morti di Cutro? Ma alle riunioni a Bruxelles non li ho mai visti”. Quanto al Pd, dichiara Schlein, “non finanzierà mai più la Guardia costiera libica e non firmerà più alcun memorandum che consenta alla Guardia costiera libica di sparare sui migranti”, conclude.