La leader di FdI chiede trasparenza: quando lo Stato interviene a salvare imprese con i soldi degli italiani come minimo bisogna stabilire quali debbano essere le regole d’ingaggio
La leader di FdI, Giorgia Meloni, chiede trasparenza sui prestiti da parte dello Stato a imprese e banche in difficoltà, va bene aiutare – precisa la leader – ma quando vengono utilizzati i soldi degli italiani: «È il caso almeno di stabilire quali debbano essere le regole d’ingaggio», lo afferma in un video pubblicato sul suo profilo Twitter.
Sull’assenza di trasparenza cita il centrosinistra: «In questo nefasto decennio di governi concepiti in laboratorio dal Pd, tante volte abbiamo visto lo Stato mettere le mani nelle tasche dei cittadini per salvare le banche – per esempio – dalla loro gestione allegra finalizzata a riempire di prestiti mai restituiti gli amici degli amici», questo non è più tollerabile secondo la Meloni, non è giusto per i cittadini non sapere a chi vengono concessi aiuti generosi con i propri soldi.
Poi, la leader continua spiegando che nei casi in cui le aziende usufruiscano degli aiuti da parte dello Stato, debba essere come minimo fissato un tetto agli stipendi dei manager. Oltre che rendere trasparenti i finanziamenti. «Ed è evidente, inoltre, che nell’anno successivo non ci potranno essere dividendi da spartire», precisa la Meloni.
Per la banca stessa regola
«La banca deve essere salvata con soldi pubblici? Stesso discorso, con l’aggiunta della clausola della trasparenza: i cittadini hanno il diritto di conoscere quali siano le imprese che hanno beneficiato di prestiti molto generosi che poi non sono stati restituiti. Perché li sta coprendo con le sue tasse – poi continua – a volte è giusto, è necessario che lo Stato intervenga per aiutare banche e grandi imprese, ma a nessuno con Fratelli d’Italia al Governo sarà più permesso di continuare ad approfittarsene».