Oggi il primo viaggio della premier in Europa: diversi i punti di scontro emersi negli ultimi mesi e su cui ci giocherà il futuro del Paese
Il restyling del Pnrr, il caro bollette, i vari “endorsement” a Orban. Diversi i punti caldi che il presidente del Consiglio Meloni dovrà affrontare nel suo primo viaggio in Europa. Giovedì infatti è in calendario, dalla tarda mattinata fino alla sera, una serie di vertici con diversi esponenti di Bruxelles.
Dal Pnrr al Price Cap
Sul fronte del Pnrr, l’Italia chiede di poter modificare i piani fin qui proposti dall’Europa, mentre la stessa Ursula Von der Leyen ha più volte ribadito che i margini sono strettissimi, sostanzialmente non percorribili. Per quanto riguarda l’energia, la principale distinzione sta nel Price cap, in particolare nella richiesta di disaccoppiamento dei prezzi dell’energia da quello del gas, che tiene banco nelle diverse segreterie di Stato in questi giorni.
Migranti, direttiva Bolkestein e Orban
Per quanto riguarda la politica interna e la gestione dei conti dei singoli Paesi, l’Italia punta sulla riforma del Patto di stabilità, in virtù del deficit e del debito pubblico accumulato al di sopra dei parametri di Maastricht. Altro tema di scontro sarà la gestione dei migranti: da un lato l’Italia frena sullo sbarco degli irregolari raccolti in mare dalle navi delle Ong, dall’altro l’Ue sottolinea la necessità che i salvataggi avvengano il più rapidamente possibile. Dubbi nei rapporti tra Italia e Europa anche sulle concessioni balneari, rispetto all’applicazione della direttiva Bolkestein e sulle etichette nutrizionali. A tenere alta l’attenzione poi anche le questioni più prettamente politiche: tra queste, le diverse espressioni di compiacimento della Meloni al governo di Orban, mal visto in Europa per via della gestione del potere in Ungheria.