Le dimissioni di Draghi un male non solo per l’Italia, ma anche per l’Ue e l’Ucraina. Il segretario del Pd: «Proporrò a tutti di firmare un patto in campagna elettorale per rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr»
Il segretario del Pd, Enrico Letta, si dichiara dispiaciuto per le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi e, ritiene che a soffrirne non sarà solo l’Italia ma anche l’Ue e l’Ucraina, paese attualmente molto fragile per via della guerra che è stato aiutato con decisione e fermezza dal premier Draghi.
A tal proposito, Letta durante un’intervista a Bloomberg, afferma: «Sono sicuro che Putin farà un brindisi, forse con il Prosecco. Sarà molto felice oggi, non è una buona notizia per l’Unione europea, l’Occidente e l’Ucraina– spiegando che- Draghi e la nostra coalizione hanno dato un sostegno molto forte all’Ucraina, l’Italia è stata uno dei Paesi che più l’hanno sostenuta, e dobbiamo continuare a combattere e aiutarla».
Per quanto riguarda il lavoro svolto dal presidente del Consiglio, afferma con rammarico: «Noi avevamo un governo che lavorava molto bene, aveva il rispetto dell’intera comunità italiana, non solo quella d’affari ma anche la popolazione, ed era rispettato anche a livello europeo e mondiale. Per l’intero fine settimana sono arrivati tantissimi appelli da gente che lavora, da rappresentanti dei Comuni, che chiedevano la continuità del governo. Ora tutto è andato».
La preoccupazione più grande ora risiede nel rischio di perdere i soldi del Pnrr: ci sono in ballo 19 miliardi di euro. Su questo tema, uno dei più delicati in seguito alla crisi di governo, Letta richiama le forze politiche: «Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi. Proporrò a tutti partiti in campagna elettorale di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l’Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino», ha precisato il segretario del Pd.