Disponibilità che arrivano in tutte le regioni. I bandi di gara verranno pubblicati “in tempo record”, tra la fine dell’anno e gennaio 2023
Il ministero delle Infrastrutture vuole mandare avanti “ventuno opere strategiche” dalla Sicilia alla Valle d’Aosta. Il Cipess ha quindi sbloccato un maxi pacchetto da 4,55 miliardi tra opere Anas e interventi nelle Marche “fermi da troppo tempo”. Risorse che arrivano in tutte le regioni ed i bandi di gara verranno pubblicati “in tempo record”, tra la fine dell’anno e gennaio 2023.
Lavori e tempistiche
Dopo la cabina di regia del 16 dicembre, i ministeri hanno lavorato per completare i 15 obiettivi che ancora mancavano sui 55 prefissati. Il 24 dicembre, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il finanziamento di 22 progetti per potenziare le reti di distribuzione dell’energia elettrica. Ciò per far assorbire meglio quella prodotta da fonti rinnovabili e spingano ad una maggiore elettrificazione dei consumi. Al ministero delle Infrastrutture manca solo un decreto Mit/Mef che è in dirittura d’arrivo.
Inoltre, il ministero dell’Università e della Ricerca – che per raggiungere l’obiettivo di assumere 262 giovani ricercatori – ha dovuto concordare con Bruxelles la definizione dei requisiti. Si considera ‘giovane’ ricercatore sia chi ha meno di 40 anni, sia chi oggi ne ha di più ma aveva maturato entro i 40 anni i requisiti per accedere ai fondi europei per incoraggiare le carriere dei giovani ricercatori. Anche il ministero dell’Istruzione ha dovuto negoziare con l’Ue per creare 7.500 alloggi universitari.
Tra qualche giorno quindi, il governo potrà chiudere il dossier 2022, richiedere i 19 miliardi e concentrarsi sulle sfide del 2023. La vera sfida sarà riuscire ad accelerare la spesa, visto che i ritardi sono già evidenti: il governo Draghi prevedeva ad inizio 2022 di spendere 40 miliardi, e invece a fine anno il bilancio faticherà ad arrivare alla metà.