Il leader di Azione fa marcia indietro: «Non intendo andare avanti con l’alleanza. Si è aggiunta gente che ha votato la sfiducia a Draghi»
Calenda fa dietrofront e l’alleanza con il Pd salta. «Non intendo andare avanti con l’alleanza con il Partito Democratico»: la frase, dirompente, emerge da un’intervista a Mezz’ora in più del leader di Azione. «Alla vigilia di queste elezioni – spiega Calenda – ho intrapreso un negoziato col Pd: non ho mai voluto distruggere il Partito Democratico, con Letta abbiamo iniziato un negoziato per costruire un’alternativa di governo. Ma mano a mano si univano pezzi che stonavano».
«Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi. MI sono un pò perso. Questa cosa è durata anche troppo. Quando abbiamo fatto l’accordo ci siamo detti che dal giorno dopo un pezzo della coalizione non avrebbe bombardato l’agenda Draghi, sennò ci saremmo fatti ridere dietro dal Paese. A questa proposta si sono aggiunte personalità che italiani non vogliono più vedere: è arrivato di tutto, Di Maio, Di Stefano eccetera».