L’ex sindaco di Venezia fa il punto sui risultati delle elezioni, tra il fallimento del Pd e le considerazioni sulle altre forze in gioco
Il 25 settembre ha portato all’Italia un nuovo assetto governativo. La svolta a destra con la vittoria di Giorgia Meloni è diventata realtà, ma al di là del trionfo di Fratelli d’Italia, ci sono tanti altri dati da sottolineare, dal fallimento della sinistra alla scarsissima affluenza alle urne. Aspetti che sono stati analizzati da Massimo Cacciari ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante la trasmissione L’Italia s’è desta.
I risultati delle elezioni: le considerazioni di Cacciari
L’ex sindaco di Venezia ha messo l’accento sulla catastrofica disfatta del Pd, completamente impreparato in questa campagna elettorale. I risultati sono un’occasione, secondo Cacciari, per fare un punto della situazione in casa Pd e per riorganizzarsi a livello globale. Da anni la crisi del Pd è irrefrenabile, con mancanza di stabilità, di radicamento in molte regioni e di sostegno allarmanti. In crisi, secondo Cacciari, anche la Lega, mentre esce bene dalle elezioni il Terzo Polo, che ha ottenuto un buon consenso rispetto alle scarse tempistiche organizzative che hanno avuto.
Il quadro che si delinea, dunque, è quello di un Terzo Polo pronto a essere l’alternativa più valida a una coalizione di centro-destra che ora, dopo aver preso il potere, ha il delicato compito di mantenerlo. L’instabilità della Lega spaventa ed è l’elemento su cui l’opposizione può fare leva, ma in uno dei grandi attori, ovvero il Pd, c’è tanto bisogno di riorganizzazione e questa sonora sconfitta può essere il pugno in faccia capace di risvegliare il partito dal torpore.
Infine, Cacciari ha parlato anche del dato sull’astensione, dicendosi però non preoccupato a riguardo, perché la tendenza allarmante è un’altra, ovvero la facilità con lui forze politiche prendono piede e crollano. È successo con Renzi, poi col M5S e con Salvini: ora è in auge la Meloni, vedremo se la parabola di ripeterà. A ogni modo, questo dato sottolinea che l’Italia è un paese alla ricerca disperata di una forza che possa rappresentarlo.