L’Osservatorio dell’Unione Europea calcola che il 45% del territorio è al livello di attenzione, il 15% è in allarme. In Francia «situazione mai così grave»
Il Reno in Germania a breve potrebbe non essere più navigabile commercialmente. In Francia la siccità non è mai stata così grave, in Italia il fiume Po registra livelli mai visti. Il 45% del territorio europeo si posiziona a un livello “di attenzione”, mentre il 15% e “in allarme”.
Sono i dati emersi dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio dell’Unione europea per la siccità. Dati preoccupanti in tutta Europa, dunque. In Germania l’abbassamento del livello dei fiumi sta mettendo a rischio il traffico fluviale di merci sul Reno e con conseguenze pesanti anche sul Danubio. Si prevede che la profondità del fiume scenderà venerdì a 40 centimetri, un livello che rende impossibile la navigazione delle chiatte. Il giorno successivo, stima l’amministrazione tedesca delle vie fluviali, il livello dell’acqua scenderà fino a 37 centimetri.
La situazione nel resto d’Europa
Nel Regno Unito il Met Office ha emesso un avviso di colore giallo: significa che la salute delle persone vulnerabili potrebbe essere compromessa e i viaggi potrebbero essere interrotti. Le temperature dovrebbero raggiungere i 35 gradi in diverse aree e la Thames Water è diventata l’ultima azienda idrica ad annunciare piani di divieto dell’uso di tubi flessibili. La Francia è alle prese con la quarta ondata di caldo dell’anno, con oltre 16 dipartimenti in stato di massima allerta, e il governo afferma che l’impennata delle temperature e la mancanza di pioggia stanno causando la peggiore siccità mai registrata nel Paese. In Spagna la riserva idrica è scesa in una settimana al 39,2%, il livello più basso dalla grande siccità del 1995, anno in cui furono imposte le severe restrizioni al consumo che portarono al crollo dell’agricoltura.