Decine di persone hanno chiamato il numero per le emergenze dichiarando di avere difficoltà respiratorie. Sul luogo si erano accalcate oltre 100mila persone. Uno dei primi eventi di massa senza mascherine anti-Covid
Il primo Halloween senza mascherine, finito in tragedia. È successo a Seul, capitale della Corea del Sud, dove 151 persone sono morte e 100 sono rimaste ferite nella calca che si è creata in un vicolo nel quartiere Taejon durante una festa di Halloween in strada, per la prima volta, senza mascherine contro il Covid.
Il caos dopo aver avvistato una celebrità
Le cause della baraonda mortale non sono ancora chiare ma un funzionario dei vigili del fuoco sostiene che una grande folla si era accalcata in uno stretto vicolo vicino all’hotel Hamilton per avere avvistato una celebrità.
Poi, qualcosa ha scatenato il panico e centinaia di persone sono rimaste schiacciate dalla folla. Nel frattempo decide di video delle scene catastrofiche che hanno fatto il giro dei social media in tutto il mondo.
La ricostruzione dei fatti
Era un sabato sera di festa, la prima dopo tre anni di divieti e restrizioni, per i giovani della capitale sudcoreana.
Secondo quanto riferito dai media locali, al party c’erano 100.000 persone, molte delle quali in maschera. I messaggi sui social, pubblicati all’inizio della serata, riportano le testimonianze di persone che dicono che l’area era così affollata da sembrare insicura.
Ad un certo punto il serpentone umano ha cominciato a sbandare, a muoversi come un fiume in una direzione, da lì il caos: persone che correvano, schiacciando altre, grida e scene di panico. I vigili del fuoco hanno inizialmente annunciato che decine erano stati colpiti da arresto cardiaco: in Corea del Sud i soccorritori parlano di arresto cardiaco in una persona finché un medico non ne dichiara ufficialmente la morte. Oltre 140 ambulanze sono state inviate sul posto ma per moltissimi non c’è stato nulla da fare: più di 400 soccorritori, provenienti da tutto il Paese, sono stati schierati in strada per curare i feriti. Il governo metropolitano di Seul nel frattempo emetteva messaggi di emergenza esortando le persone nella zona a tornare rapidamente a casa.
Le foto diffuse mostrano centinaia di persone distese in strada, con i soccorritori che praticano massaggi cardiaci, mentre la polizia tiene a bada la folla con cordoni di sicurezza. Molti corpi coperti da teli blu: un inferno in terra tra sacchi per i cadaveri, operatori di emergenza che eseguono la rianimazione cardiaca e soccorritori che cercano di liberare le persone intrappolate sotto altre. “L’area è ancora caotica, stiamo ancora cercando di capire il numero esatto di persone ferite”, ha detto Moon Hyun-joo, un funzionario della National Fire Agency.
“Molti giovani erano riuniti qui stasera. Molte persone sono venute alla festa indossando costumi e molte persone che ho visto erano sconvolte e sotto choc”, ha raccontato il corrispondente della Bbc.
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha subito convocato una riunione d’emergenza per una delle più gravi tragedie nazionali del suo Paese e impostare il coordinamento dei soccorsi. “La priorità assoluta è il trasporto e il salvataggio dei pazienti e la fornitura di cure mediche tempestive alle persone colpite”, ha dichiarato Yoon. Mentre il sindaco di Seul Oh Se-hoon, che era in visita in Europa, ha deciso di tornare immediatamente in città.