Il minuto di silenzio nel mondo del calcio è un evento unico che unisce tutti nel ricordo di una persona sportiva che è venuta a mancare. Quanto accaduto in Bulgaria, però, assume i contorni di una tragicommedia. Infatti, prima del fischio della partita del campionato bulgaro tra Arda Kardzhali e Levski Sofia, la squadra di casa ha indetto un minuto di silenzio in onore dell’ex calciatore Petko Ganchev. La curiosità? La persona in questione non è morta.
Bulgaria, l’enorme malinteso dell’Arda Kardzhali
La storia, che assume dei contorni surreali, ha visto quindi protagonista Petko Ganchev. L’ex calciatore, 79 anni, con un passato da protagonista nell’Arda Karzhali, ha raccontato a bTV, un’emittente privata in Bulgaria, di seguire sempre le gare della sua ex squadra in tv.
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Questa volta, secondo quanto dichiarato dall’ex leggenda del club bulgaro, è rientrato più tardi a casa poiché aveva del lavoro da fare. Con la partita che era già iniziata da qualche minuto, è stato tempestato di telefonate, ma non poteva rispondere, in quanto era occupato a guidare. Rientrato nel proprio appartamento, ha trovato la moglie disperata che piangeva, convinta anche lei della morte del marito.
Le scuse del club bulgaro
Accortosi del grave ed inconsueto errore, prima che la partita giungesse alla fine, l’Arda Kardzhali ha diramato un comunicato sulla propria pagina Facebook in cui ha cercato di mettere una pezza sul malinteso. Infatti, secondo quanto si apprende dalla nota, la dirigenza del club bulgaro “desidera esprimere le sue più sentite scuse a Petko Ganchev e ai suoi familiari”. Alla base dell’errore, ci sarebbero state delle informazione errate.
Inoltre, il club ha voluto augurare all’ex calciatore “molti altri anni di buona salute e di godere del successo di Arda”. Per dovere di cronaca, la partita è poi finita sull’1-1.
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