Spagna, maxi blackout provoca 5 morti. La causa potrebbero essere due guasti ravvicinati del fotovoltaico

A perdere la vita sono stati una coppia di 81 e 77 anni e il figlio di 56 anni a Taboadela per intossicazione da monossido di carbonio. Morte altre due donne, una di 46 anni ad Alzira e l'altra a Madrid

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Salgono a 5 i morti in Spagna a causa del blackout del 28 aprile, e a seguito dell’incidente lo Stato dovrà presentare a Bruxelles, entro tre mesi dalla revoca dello stato di emergenza, una relazione per spiegare le possibili cause.

A Taboadela, in Galizia, tre persone, una coppia di 81 e 77 anni e il figlio di 56 anni, sono state trovate senza vita all’interno della loro abitazione da una persona avvicinatasi alla casa. L’ipotesi principale sarebbe un’intossicazione da monossido di carbonio, avvenuta a seguito dell’utilizzo di un generatore per poter collegare il respiratore di cui aveva bisogno il più anziano dei coniugi.

A perdere la vita è stata anche una donna di 46 anni ad Alzira che era collegata a un respiratore per l’ossigeno come supporto vitale. La macchina che la teneva in vita è rimasta senza corrente per il collasso della rete elettrica e ne ha causato la morte.

La ricostruzione dell’accaduto

La Spagna si è trovata a vivere un incubo degno di un film distopico. In pieno giorno, alle 12:50, il Paese si è trovato scollegato dal resto del mondo a causa di un blackout elettrico che ha fatto sprofondare la Nazione in un caos senza precedenti. In pochi minuti, i semafori delle città si sono spenti, così come si sono fermati treni, metropolitane e altri mezzo di trasporto, terrorizzando i passeggeri, poi costretti a percorrere i tunnel bui per tornare in superficie.

Sono numerose le teorie che nelle prime ore hanno iniziato a circolare in tutto il mondo. Dall’attacco hacker, al guasto elettrico improvviso, fino alla teoria di un evento climatico senza precedenti. Red Electrica, il gestore della Rete elettrica spagnola (Ree), questa mattina ha escluso che il maxi blackout che ha colpito ieri la Spagna sia stato provocato da un cyberattacco alle sue installazioni.

A emergenza finita arriva l’attacco dell’opposizione al governo socialista di Pedro Sanchez per come è stata gestita l’emergenza. Il leader del Partito Popolare, Alberto Nunez Feijoo, in un’intervista a Telecinco ha dichiarato: “Ieri abbiamo dimostrato ancora una volta ieri che abbiamo un Paese eccellente e un governo inadeguato

Il partito di governo respinge le accuse, difende il proprio leader “dal primo minuto in prima linea nell’emergenza” e contrattacca il Partito Popolar. Il PSOE: “Feijoo critica per trarne vantaggio politico“. E ricorda di quando nel novembre scorso, mentre la Comunita’ Valenciana era immersa dall’alluvione, il presidente della regione spagnola, Carlos Mazon, del Partito Popolare, aveva staccato il telefono.

La provocazione dei socialisti: “E’ immaginabile che il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ieri sia a cena in un noto ristorante di Madrid, abbia spento il cellulare e si sia presentato al centro di controllo di crisi alle otto di sera per vedere come andavano le cose? È ciò che ha fatto Carlos Mazon

Il sistema non sarebbe stato in grado di assorbire due perdite di generazione di corrente ravvicinate, intorno alle 12.30, e questo avrebbe provocato il blackout generalizzato. La situazione ha poi assunto toni ancora più gravi nel momento in cui si è scoperto che il blackout aveva interessato anche parte del Portogallo e della Francia del Sud. Sui social hanno impazzato i video del traffico in tilt e delle persone bloccate in aeroporto o nelle principali stazioni, senza alcuna consapevolezza di ciò che stava accadendo.

Il blackout ha provocato la morte di una donna a Madrid, nell’area di Carabanchel. Una candela per illuminare l’appartamento avrebbe generato un incendio che non ha lasciato scampo alla vittima. Le fiamme hanno avvolto lo stabile, pertanto, sono state necessarie le cure sul posto di 13 persone e il ricovero in ospedale di altre 5.

Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivato il messaggio del primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, che ha rassicurato la popolazione sulla sicurezza del Paese per poi sottolineare che al momento nessuna pista può essere esclusa. I cittadini dovranno fidarsi solamente delle notizie che giungono da fonti ufficiali ed utilizzare i loro telefonini in modo parsimonioso, per evitare che si scarichino prima del tempo.

Meglio non fare speculazioni“, ha poi esortato, annunciando che il Consiglio per la sicurezza nazionale si riunirà nuovamente alle 19 e confermando che l’energia è tornata in diversi territori del Nord della Spagna e della penisola iberica, mentre tutte le centrali idroelettriche sono tornate in funzione. Per quanto riguarda i trasporti, Sanchez riferisce problemi minimi a livello di gestione, ma di aver deciso di sospendere per la giornata il traffico ferroviario. Gli aeroporti rimangono in funzione ma i voli vengono ridotti del 20% per garantire la sicurezza; il traffico portuale invece procede senza particolari problematiche.

Per il momento l’indagine sembra evidenziare un problema tecnico o a un cavo“, ha chiarito un portavoce dell’agenzia in una dichiarazione inviata via e-mail a Bloomberg. “Tuttavia – spiega – l’Enisa sta monitorando da vicino la situazione e siamo in contatto con le autorità competenti a livello nazionale e comunitario“.

La situazione della rete elettrica in Spagna

Intanto, fortunatamente, il gestore della rete elettrica spagnola Red Electrica ha annunciato di star ripristinando gradualmente la fornitura di energia alle sottostazioni in “molte zone” del nord, sud e ovest del Paese. In una nota diffusa online e citata dai media spagnoli, l’azienda dichiara di star lavorando con “le autorità e le agenzie competenti” per “consentire gradualmente il ripristino della fornitura di energia elettrica in tutta la penisola“.

Lo stesso gestore aveva spiegato che l’interruzione sarebbe stata causata da una forte oscillazione del flusso di energia nella rete, anche se non è stata chiarita l’origine di questo sbalzo, prevedendo operazioni di ripristino dalle 6 alle 10 ore. La popolazione di Spagna e Portogallo, intanto, si riorganizza per sopravvivere a queste ore senza elettricità e collegamento a internet. Prenotare un taxi o un Uber sembra ormai impossibile e anche raggiungere a piedi la propria destinazione sembra non attuabile senza un collegamento GPS. Il popolo iberico ha quindi riscoperto la magia delle informazioni chieste ai passanti, del popolo che aiuta il popolo a superare una situazione di emergenza.

Per gestire il traffico, numerosi cittadini si sono improvvisati vigili e hanno cercato di rendere la circolazione più semplice e più sicura. Una dimostrazione della resilienza dell’uomo, ancora in grado di adattarsi a situazioni difficili, cercando di sopravvivere. Nei supermercati delle zone colpite, intanto, inizia la corsa ai beni essenziali, come se l’assenza di elettricità possa essere solo la prima delle privazioni a cui potrebbe essere sottoposta la cittadinanza. Queste scene a molti hanno ricordato il terrore del 2020, nelle prime settimane dello scoppio della pandemia da Covid-19.

Spagna, blackout
Spagna, blackout

L’erogazione elettrica è venuta a mancare improvvisamente e questo ha provocato l’interruzione di tutti i servizi, dal trasporto pubblico al funzionamento dei semafori, fino alle telecomunicazioni e il collegamento a Internet. Sono fermi anche i reattori delle centrali nucleare, i cui impianti sono tenuti in sicurezza dai generatori di emergenza e al momento non vi sarebbe alcun impatto sui lavoratori, la popolazione o l’ambiente. Madrid, Barcellona e le altre grandi città sono nel caos.

I cittadini italiani in Spagna sono stati contattati dalla Farnesina ed è stato consigliato loro di rimanere in caso e soprattutto di evitare spostamenti in auto. Nel nostro Paese, invece, Terna, la società italiana che gestisce le reti di trasmissione dell’energia elettrica, ha annunciato che al momento non si rilevano criticità operative sulla rete italiana. La Commissione europea ha invece annunciato di essere in contatto con le autorità nazionali di Spagna e Portogallo e con la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell’energia elettrica Entso-E, al fine di comprendere la causa del blackout.

I timori per un attacco informatico

Il primo ministro, Pedro Sanchez, si è recato al centro di Controllo del gestore di elettricità  Red Electrica per comprendere la gravità della situazione e soprattutto capire quanto ancora potrebbe proseguire la situazione di emergenza. Al momento non vi sono certezze sulle origini dei blackout che hanno colpito le tre Nazioni. Il Centro nazionale criptologico spagnolo, che è parte dell’intelligence, sta indagando per valutare se il malfunzionamento possa essere dovuto ad un attacco informatico.

Intanto, il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa si è messo “in contatto” con i primi ministri Sanchez e il portoghese, Luis Montenegro. “I gestori di rete di entrambi i Paesi – informa Costa via social – stanno lavorando per individuarne la causa e ripristinare la fornitura di energia elettrica”, precisando che al momento, “non ci sono indicazioni di alcun attacco informatico“.

Non va dimenticato, infatti, che negli ultimi mesi la Spagna è stato uno dei Paesi maggiormente colpiti dagli attacchi informatici, a causa della sua posizione sulle guerre in Ucraina e a Gaza. Anche il ministro del Portogallo, Manuel Castro Almeida, non esclude che il blocco dell’elettricità possa essere legato ad un attacco hacker.

Il blackout piega la Penisola iberica

La caduta del sistema elettrico ha interrotto il servizio della metropolitana di Madrid; tutti i passeggeri sono stati fatti evacuare dalle stazioni. Fuori servizio anche parte della rete ferroviaria in tutto il Paese. Sono stati segnalati disagi anche negli aeroporti di Madrid-Barajas e di Lisbona. L’Aena, che gestisce 46 aeroporti della Spagna, ha fatto sapere che gli scali sono operativi, ma i voli potrebbero subire ritardi.

Secondo il dipartimento degli Interni spagnolo, sarebbero diverse le persone ancora intrappolate nelle metropolitane, nei treni e negli ascensori del Paese. La loro liberazione è tra le priorità su cui si stanno concentrando le autorità. Intanto è stata convocata una riunione urgente del Centro di coordinamento delle operazioni di emergenza, mentre le comunità autonome hanno già convocato i rispettivi gabinetti di crisi.

Il Comune di Madrid ha attivato il suo Piano di emergenza  municipale, con una particolare attenzione alla gestione del traffico, nel panico dopo che i semafori hanno smesso di funzionare. La presidente della Comunità di Madrid, Isabel Diaz Ayuso ha chiesto al premier Sanchez di attivare il livello di emergenza 3, così da poter chiedere l’intervento dell’esercito. Gli automobilisti sono invitati a limitare gli spostamenti, mentre le persone sono state invitate a rimanere in casa. Gli aeroporti spagnoli restano operativi, anche se i voli potrebbero subire ritardi.

Blackout, la Spagna verso la normalità, in Portogallo ancora disagi

Dopo “una notte intensa”, il premier Sanchez ha annunciato che la corrente in Spagna è stata ripristinata al 99,95% mentre le sottostazioni della rete di trasmissione è di nuovo operativa al 100%. Anche gli aeroporti hanno iniziato di nuovo a funzionare, anche se le autorità aeroportuali hanno consigliato ai passeggeri di tenere d’occhio i loro voli, perché sono in corso numerose riprogrammazioni.

La situazione quindi sembra si stia normalizzando, e il ritorno della corrente è stato accolto fra grida di gioia e applausi. Ancora non si conosce la causa di questo grave ed inspiegabile blackout. Sanchez ha spiegato che ben 15 gigawatt di elettricità sono scomparsi improvvisamente e misteriosamente in tutta la penisola iberica, il tutto in solo 5 secondi.

La situazione del Portogallo resta invece ancora critica. Il premier Luis Montenegro ha auspicato per un rapido ritorno alla normalità, e ha comunicato che secondo l’operatore l’origine del blackout è da ricercarsi in Spagna. Nel paese su 6,5 milioni di abitazioni solo 2,5 hanno avuto di nuovo accesso alla rete elettrica, ma Montenegro ha rassicurato i cittadini sul graduale ritorno alla normalità.

Blackout, solidarietà internazionale

La grave crisi elettrica che ha colpito la Spagna è stata fronteggiata anche grazie all’aiuto di altre nazioni. In particolare gli approvvigionamenti elettrici essenziali sono stati possibili grazie a delle interconnessioni create dalla Francia e dal Marocco, che hanno prontamente aiutato la loro “vicina di casa”.

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenski ha offerto aiuto alla penisola Iberica, affermando di avere “esperienza” in “problemi energetici e in particolare nelle interruzioni di corrente” a causa di questi due anni passati sotto gli attacchi della Russia.

++Articolo in aggiornamento++

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