Al vaglio delle autorità di Lisbona una nuova misura per ridurre il consumo energetico, ma è polemica fra i piccoli rivenditori al dettaglio
Il rialzo delle bollette e i costi dell’energia inizia a essere un problema non solo in Italia, ma raggiunge anche il Portogallo. Entro gli inizi di settembre, infatti, il governo di Lisbona dovrà presentare un piano di risparmio energetico, stabilito seguendo le direttive europee.
Nella tarda serata di ieri, la CCP – corrispettivo portoghese della Confcommercio – si è dichiarata favorevole alla limitazione degli orari di apertura dei negozi, soprattutto durante la settimana, fra la sera della domenica e il giovedì. Il presidente dell’associazione, Joäo Veira Lopes, a sostegno della sua ipotesi ricorda come il Portogallo sia uno dei Paesi in Europa che consente agli esercizi commerciali di avere orari estesi e flessibili.
La misura servirebbe a ridurre il consumo energetico delle città dell’estrema Iberia, ma non andrebbe a intaccare le attività di cinema e ristoranti. Inoltre, man mano che la scadenza per la presentazione delle misura si avvicina, sembrano sorgere sempre più problemi.
I piccoli negozianti non ci stanno
A essere contro la misura di controllo sui costi dell’energia sono soprattutto i piccoli commercianti e i rivenditori al dettaglio. L’Associazione portoghese dei centri commerciali – APCC – punta i piedi e fa sapere che non intende cedere all’ipotesi della chiusura anticipata.
Il presidente dell’APCC, Rodrigo Moita de Deus, propone misure alternative per contenere l’aumento dei costi, fra cui anche l’imposizione di un limite all’uso dell’aria condizionata. Ricorda, infatti, che gran parte dei costi per un negozio, sia a livello economico che ambientale, proviene proprio alla climatizzazione.
Ulteriori spese che si potrebbero modificare sono l’illuminazione e il funzionamento delle scale mobili. I commercianti chiedono poi una svolta nella burocrazia per l’acquisto di pannelli solari, che potrebbero essere un giusto incentivo nell’abbattimento dei costi delle bollette.