Le mancanze del governo Meloni per la difesa degli imprenditori e dei cittadini. Le parole della senatrice in conferenza stampa al Senato
“La maggioranza, che è fatta da partiti che dovrebbero essere all’avanguardia nella realizzazione delle infrastrutture e quindi nella revisione del codice degli appalti, in realtà ha perso un’occasione. Ha perso l’occasione per snellire le procedure, di ascoltare persone – come la presidente Paita e la Fregolent – che da sempre seguono le infrastrutture, che parlano con i rappresentanti delle categorie”. Queste sono le parole della senatrice di Azione, Mariastella Gelmini, alla conferenza “Sbloccare il Paese” tenuta al Senato in merito al Codice degli appalti.
Gelmini: “Difendere opere e infrastrutture”
Questa mattina, l’intervento della senatrice ha fatto leva sulle criticità del Codice: “Questo è un momento di confronto perché il Terzo Polo si dimostra l’unico presidio a difesa delle grandi opere e infrastrutture. Da parte nostra c’è tutto l’impegno per la realizzazione della messa a terra degli investimenti, non solo del PNRR ma di tutte le infrastrutture”.
Secondo la Gelmini, sono molte le discrepanze che danneggiano gli imprenditori italiani e ricorda: “Abbiamo presentato al ministro Salvini degli emendamenti e delle proposte per migliorare il codice degli appalti. Purtroppo, tutto questo non è avvenuto, anzi sono emerse criticità che vorrei rappresentare con forza” ha poi aggiunto.
Codice appalti: alcune criticità
“Innanzitutto, l’allergia alla concorrenza. La destra ha perso la capacità di confrontarsi sul tema. Lo abbiamo visto con Draghi le difficoltà nell’approvare la legge della concorrenza, ma questa va di pari passo con le semplificazioni e con la competitività, con l’interesse delle imprese grandi e piccole. Si riducono gli spazi, si riducono le gare competitive e si preferisce la procedura negoziata che non è trasparente come il meccanismo delle gare. Tutto questo senza prevedere criteri di premialità per quelle piccole e medie imprese che fa grande il nostro Paese” ha affermato.
La Gelmini poi continua: “Da un lato ascoltiamo le parole di Salvini e Meloni sui social a favore del tessuto del Paese, poi arriviamo al codice degli appalti che somma tante contraddizioni e che non è neppure l’unico testo a cui le imprese devono fare riferimento. Ciò è inevitabilmente a detrimento della redditività delle stesse” aggiunge.
Gelmini: “Servono merito, competenza e qualità”
“Noi vogliamo che le imprese devono guadagnare poiché non è che possiamo pensare che l’Italia vada avanti con il reddito di cittadinanza. Se vogliamo dare redditività alle imprese non ci può essere solo il meccanismo del prezzo a governare la realizzazione delle grandi opere: servono merito, competenza e qualità. Giusto che si valuti l’economicità di una determinata opera, la sua efficienza anche sul piano finanziario, ma occorre che ci si concentri anche sulla qualità per la realizzazione di un’opera” ha poi concluso la senatrice.