Beniamino Zuncheddu libero. Dopo 33 anni la Corte d’Appello di Roma ha ieri deliberato l’assoluzione dell’ex allevatore sardo, ingiustamente accusato di aver ucciso tre pastori a Sinnai (Cagliari).
Zuncheddu: in carcere (da innocente) per la strage di Sinnai
Beniamino Zuncheddu era stato condannato all’ergastolo per il triplice omicidio avvenuto l’8 gennaio 1991. Quella mattina in un ovile, situato sulle montagne di Sinnai, vennero uccisi a colpi di fucile tre pastori: Gesuino Fadda, il figlio Giuseppe e Ignazio Pusceddu. Mentre un quarto, Luigi Pinna, rimase gravemente ferito.
Sin da subito le indagini della polizia si indirizzarono verso l’omicidio per “dissidi tra gli allevatori”, alla luce anche di alcuni episodi – uccisione di bestiame e liti – verificatesi tra la famiglia Zuncheddu e la famiglia Fadda nei mesi precedenti alla strage.
Pochi giorni dopo Zuncheddu, all’epoca ventisettenne, venne dunque fermato dalle forze dell’ordine. La svolta delle indagini si ebbero a febbraio dopo che Luigi Pinna riconobbe Zuncheddu come colui che era arrivato a bordo di uno scooter e aveva sparato ai tre allevatori. In base alle informazioni ricavate dalle indagini e soprattutto sulla base della testimonianza di Pinna, Zuncheddu – che da sempre si dichiarava innocente – venne condannato all’ergastolo.
Solo nel 2020, a 29 anni dalla strage di Cuili Is Coccus, il difensore Mauro Trogu ha chiesto di riaprire il caso in vista dell’acquisizione di nuove prove a favore dell’imputato. Nel corso del procedimento Pinna ha infatti modificato le sue affermazioni, dichiarando che “prima di effettuare il riconoscimento, l’agente di polizia che conduceva le indagini mostrò la foto Zuncheddu e gli disse che il colpevole della strage era lui”.
Beniamino Zucheddu: “la fine di un incubo”
Sulla base delle nuove prove e della modifica nella testimonianza di Pinna, nella giornata di ieri Zuncheddu è stato ufficialmente assolto dall’accusa di omicidio “per non aver commesso il fatto”. Da questo momento Zuncheddu è un uomo libero e “la fine di un incubo”.
“Beniamino è una persona incredibile che non meritava quello che ha subito” – ha dichiarato il difensore Trogu – “Abbiamo studiato tanto con i consulenti che mi hanno supportato, ci siamo convinti nell’intimo dell’innocenza di Beniamino: le carte parlavano di prove a carico assolutamente contradditorie, le indagini hanno dimostrato la falsità di quelle prove”.