Questa mattina, una ventina di minuti dopo le 9, una colonna di fumo scuro ha colorato il cielo di Bolzano. Le fiamme provenivano dallo stabilimento di Alpitronic, in via di Mezzo ai Piani. L’azienda è leader mondiale nella produzione di hypercharger, ovvero le colonnine di ricarica ultraveloce per auto elettriche. Da chiarire le dinamiche del terribile incidente, su cui ora indagano gli inquirenti.
Il fuoco è partito da una parte dello stabilimento in ristrutturazione, nello specifico dal tetto di un capannone vuoto, grande come due campi da calcio, e si è diffuso in poco tempo. Una scuola superiore vicina al rogo è stata evacuata e lo spazio aereo su Bolzano è stato chiuso. Sin da subito presenti i mezzi di soccorso e il medico d’urgenza. Tanta paura, ma fortunatamente non si sono registrati feriti.
Sul tetto erano presenti bombole gpl utilizzate per i lavori che erano in corso e ciò ha reso l’intervento più complicato. Sono intervenuti un centinaio di Vigili del Fuoco, che per domare il rogo hanno utilizzato l’acqua prelevata dal fiume Isarco. Le fiamme sono state circoscritte in tempo, ma per salvare la parte produttiva dell’azienda i Vigili del Fuoco hanno dovuto tagliare parte del tetto. “Abbiamo salvato la zona produttiva dell’azienda tagliando un solco di un metro nel tetto multistrato che stava bruciando” dichiara Christian Auer, ispettore antincendi capo dei vigili del fuoco bolzanino. La zona dell’incendio rischia di crollare e presto verrà abbattuta.
Bolzano, le dichiarazioni dell’amministrazione
Il Comune di Bolzano comunica all’ANSA che “la situazione è sotto controllo e l’unica precauzione da adottare è di tenere chiuse porte e finestre e di spegnere gli impianti di condizionamento e ventilazione, nelle zone. Sul posto ci sono i Vigili del Fuoco ed i tecnici dell’Agenzia dell’Ambiente”. L’agenzia per precauzione analizzerà un prelievo di campioni provenienti dalla zona colpita. “A causa dell’ incendio, ai Piani si è alzata una grossa nube di fumo, ben visibile sopra la città”.
La senatrice Michaela Biancofiore, originaria di Bolzano, dichiara: “È necessario che si faccia piena luce sulle origini del grave rogo alla Alpitronic, fiore all’occhiello dell’industria altoatesina, che ha procurato effetti pesanti a Bolzano dove è stato chiuso anche lo scalo aeroportuale”. Biancofiore si augura che il rogo non sia di natura dolosa e che l’azienda possa riprendere la produzione al più presto.