“Sport e giochi elettronici sono parte integrante della nostra vita e costituiscono un perno fondamentale per l’economia e l’occupazione in Italia” ha dichiarato il dottor Lamberto Mattei, moderatore dell’incontro “Sport, giochi elettronici e fisco: la riforma applicata trasformiamola in sviluppo per il futuro economico e per la salute dei cittadini“, tenutosi alla Camera dei deputati nella nuova aula dei gruppi Parlamentari.
Un convegno alla presenza di esperti del settore, tra cui l’Onorevole Paolo Barelli, presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera e Presidente della Federazione Italiana Nuoto, l’onorevole Maurizio D’Attis, Vice Presidente Commissione Antimafia, l’Onorevole Senatore Roberto Marti, Presidente della Commissione del Senato della Repubblica Cultura e Sport, Giampaolo Duregon, Presidente Nazionale ANIF e l’Onorevole Letizia Giorgianni, Componente Commissione Bilancio della Camera.
In quanto Presidente dell’Associazione Nazionale degli Impianti per lo sport e il Fitness, il Presidente Giampaolo Duregon è intervenuto sottolineando l’importanza della riforma dello Sport, legge delega del 2019, necessaria a migliorare la vita degli impianti sportivi e delle associazioni sportive del Paese. Una riforma fortemente voluta dall’ANIF, da sempre vicina alle necessità del mondo sportivo, che ha presentato più di 20 emendamenti alla riforma per permetterne il miglioramento.
L’On. Barelli: “Bisogna essere positivi ma con i piedi per terra“
“Il sistema sportivo è fatto di entità fragili che si trovano al cospetto di problematiche importanti” ha dichiarato l’Onorevole Paolo Barelli, le cui parole hanno dato avvio all’incontro, aggiungendo però che “nel mondo dello sport bisogna essere positivi ma anche con i piedi per terra, considerando sia la questione del debito pubblico sia delle norme europee“. L’onorevole ha riassunto la situazione attuale delle associazioni sportive in Italia, trattando delle gravi problematiche derivate dalla pandemia da Covid-19 e dalla crisi energetica, entrambi fattori che hanno mostrato quanto fragile sia il settore delle associazioni sportive, soprattutto quelle dilettantistiche.
Il ministro ha poi voluto sottolineare la particolarità della situazione italiana che, a differenza di altri Paesi europei, in particolare quelli dell’Est, “poggia su società e associazioni sportive“. Il capogruppo ha infatti evidenziato come in Italia “non ci sono piscine nelle scuole italiane, forse si contano sulla punta delle dita. Non c’è un’attività di supporto su impiantistica pubblica a disposizione dei cittadini, quindi gli impianti vengono dati al miglior offerente e non sono ad usufrutto dei cittadini“.
Per questo, ha sottolineato Barelli, “l’associazionismo sportivo, soprattutto dilettantistico, va tutelato e valorizzato“, e proprio in questo ambito sono numerose “le disposizioni di legge e di applicazioni di leggi che creano problematiche sul tessuto fragile costituito dalle associazioni dilettantistiche, come la riforma sulle attività agonistiche, perché anche queste poggiano sulle società dilettantistiche“.
Giampaolo Duregon sul progetto “Movimento per la salute“
“Nel periodo più duro per il mondo dello sport, caratterizzato dalla crisi pandemica e da quella energetica, l’ANIF si è adoperata, conoscendo le situazioni, presentando 20 emendamenti alla riforma, affinché venisse migliorata” ha dichiarato il presidente Duregon, durante il suo intervento nell’Aula dei gruppi Parlamentari alla Camera.
Intervistato da Il Difforme, il presidente Duregon ha sottolineato come da sempre abbia seguito i centri sportivi nelle loro problematiche “che sono di carattere fiscale, legislativo in generale ecc”, per poi trattare specificamente il progetto “Movimento per la salute” che consiste “nel mettere insieme medici di base, insegnanti di educazione fisica e centri sportivi in cui poter fare esercizio fisico ed ha permesso di curare circa 1000 cittadini italiani, rilevando allo stesso tempo anche i loro dati scientifici“.
“Il progetto non ha avuto la possibilità di espandersi a livello istituzionale ma abbiamo trovato in Schillaci, il ministro della Salute, una volontà di partecipazione” ha evidenziato Duregon. La collaborazione col ministro è stata resa possibile dalla mediazione del professor Guido Rasi, direttore generale dell’Aifa e dell’Ema europea.
“Oggi si sta lavorando per formare i medici di base, affinché sappiano prescrivere il farmaco dell’esercizio fisico – ha continuato poi il presidente – formare gli insegnanti e certificare i centri sportivi che hanno le qualità per poter fare questo tipo di progetto“. Il presidente, fiero e soddisfatto di quanto raggiunto ha concluso dichiarando che “per arrivare al progetto finale che è quello di far stare bene la gente, di far diminuire la spesa pubblica per la salute e di allungare in tempo e qualità la vita dei cittadini italiani“. Un progetto che unisce ambiti diversi ma che al centro ha sempre lo sport, anima e cuore dell’associazione INAF.