Una turista canadese in vacanza a Palermo insieme al compagno ha subito una terribile violenza sessuale da parte di due uomini, un 41enne e un 44enne, che si sarebbero approfittati di un suo momento di fragilità per stordirla e stuprarla. I due uomini sono finiti in manette nella giornata di ieri, a seguito di un’inchiesta partita lo scorso novembre e gestita dai militari della Rete Antiviolenza del Comando Provinciale.
La vittima avrebbe raccontato di non ricordare quasi nulla dell’accaduto, sia per lo stordimento derivato dall’alcool assunto prima delle violenze sia per lo stato di choc provato a seguito del risveglio. A denunciare quanto accaduto sarebbe stato il compagno della vittima che, dopo essersi fatto raccontare quanto accaduto, avrebbe deciso di cercare aiuto. L’uomo al momento della violenza si trovava ricoverato in ospedale per motivi non specificati.
Palermo, il racconto della vittima
La turista avrebbe raccontato alle autorità di aver incontrato uno dei suoi aggressori proprio mentre si trovava in visita al compagno, ricoverato in un ospedale di Palermo. A causa della difficoltà incontrata nel comunicare con i medici, la donna avrebbe chiesto alcune informazioni ad un inserviente dell’ospedale. Quest’ultimo si sarebbe mostrato estremamente disponibile, tanto da proporle di passare insieme la serata per non rimanere da sola.
I due quindi sarebbero andati a cena insieme a Palermo per poi raggiungere un amico dell’inserviente per bere qualcosa in compagnia. I due uomini, descritti come “molto gentili” dalla vittima, si sarebbero poi offerti di riaccompagnarla nel suo Bed and Breakfast. All’arrivo nella camera della donna, sarebbe iniziato l’incubo. La turista ha raccontato di aver rifiutato alcune avances sessuali da parte dei due uomini e poi di non ricordare più nulla. La vittima si sarebbe poi risvegliata ed avrebbe contattato il suo compagno per raccontargli le violenze subite.
L’uomo quindi avrebbe denunciato tutto ai medici che lo avevano in cura, i quali a loro volta avrebbero contattato le forze dell’ordine. Queste sarebbero quindi giunte nel B&B di Palermo per assicurarsi della veridicità della denuncia e avrebbero trovato la donna in un profondo stato di choc. Sono state necessarie alcune ore prima che la turista riuscisse a raccontare le violenze subite.
Le indagini sono quindi partite immediatamente, anche grazie al contatto Instagram dell’inserviente di cui la donna era in possesso e che ha permesso agli investigatori di individuare il primo sospetto. Grazie al controllo dei tabulati telefonici le autorità hanno identificato anche il secondo aggressore, oggi in manette insieme al primo.