La variante Omicron continua a dilagare e i suoi sintomi nei bambini si stanno ulteriormente aggravando. È quanto emerso dall’analisi condotta dai medici del Boston Children’s Hospital e dal Children’s Minnesota Hospital di Minneapolis
Dallo studio di oltre 5 mila bambini, fatto fra marzo 2020 e gennaio 2022, emerge che nei soggetti positivi arrivati al pronto soccorso circa il 4,1% del rischio di croup si aveva con l’Alfa, il 3,6% con il Delta e il 10,9% con la variante Omicron.
I medici spiegano che il croup è il restringimento acuto della laringe e delle alte vie aeree. I sintomi sono difficoltà respiratorie e una tosse definita “tosse da foca” o “tosse abbaiante” per il suo peculiare suono. Solitamente questa condizione colpisce il bambino fra i 6 mesi e i 3 anni ed è causata da un’infezione da virus.
«La maggior parte dei casi di croup può essere gestita in regime ambulatoriale con desametasone e cure di supporto. Il tasso di ospedalizzazione relativamente alto e il maggior numero di dosi di farmaci richieste dai nostri pazienti suggeriscono che Covid-19 potrebbe causare un croup più grave rispetto a quanto facciano altri virus». Sono state le parole di Ryan Brewster, primo autore dello studio, circa un anno fa.
Adesso ai bambini ricoverati in terapia intensiva viene somministrato un trattamento con adrenalina, di solito utilizzato per prevenire le complicanze più gravi del croup. «Dato che è probabile che Covid-19 diventi endemico, i nostri risultati suggeriscono che i sistemi sanitari pediatrici dovrebbero considerare i cambiamenti delle manifestazioni di SarsCov2 e il loro impatto sulla cura dei pazienti», è quanto auspicato dai ricercatori.