L’organizzazione non governativa britannica Save The Children è stata sottoposta ad una visita ispettiva dalle autorità del Guatemala a seguito di alcune presunte denunce per abusi su minori. L’organizzazione ha confermato la notizia, dichiarandosi del tutto estranea alle accuse e sottolineando come non vi siano in alcun modo prove certe della colpevolezza dei suoi operatori. L’Organizzazione si è poi detta “scioccata“, evidenziando l’assurdità delle accuse e delle azioni messe in atto dalle autorità Guatemalesi.
La perquisizione e la pubblicazione delle accuse, però, sembrerebbero un attacco politico all’organizzazione, operante in Guatemala dal 1976. Il New York Times ha infatti sottolineato come il Paese detenga il record di soppressione di autorità anti-corruzione e di organizzazioni per i diritti umani. Nel 2021 è stata anche approvata una legge che ha dato alle autorità i poteri per lo scioglimento di organizzazioni non governative.
Guatemala, le accuse contro Save The Children
Come riporta il New York Times, sembrerebbe che Rafael Curruchiche, che guida l’ufficio del procuratore speciale del Guatemala abbia dichiarato che la ricerca sul Save The Children sia legata ad un’indagine condotta insieme alla polizia nazionale. Sembrerebbe che le autorità del Guatemala abbiano chiesto alle autorità dello Stato Usa del Texas di verificare se fossero presenti bambini guatemalesi nelle carceri texane.
Secondo le accuse, infatti, Save The Children, invece di aiutare i bambini in difficoltà avrebbe funzionato come tramite per la tratta di minori. L’organizzazione ha però immediatamente risposto alle accuse, rilasciando un comunicato in cui è possibile leggere: “Non ci occupiamo, e non lo abbiamo mai fatto, di mediare lo spostamento di bambini guatemalesi fuori dal Paese“. L’Ong ha poi specificato di essere al corrente già dalla scorsa settimana delle accuse nei loro confronti, ma di non riconoscere in nessuna di esse prove che possano realmente confermarne la veridicità.