L’estate 2024 si avvicina e oltre alle probabili temperature torride e ben oltre la media stagionale, c’è un altro fattore che dovrebbe preoccupare le famiglie italiane: il caro prezzi delle spiagge. Col passare dei giorni, sempre più stabilimenti balneari stanno ricominciando ad aprire, pronti ad affacciarsi alla stagione estiva, carica di turisti e di cittadini italiani pronti a godersi un po’ di meritato riposo.
Il noleggio di un ombrellone o di un lettino, per crogiolarsi al sole magari sorseggiando una piacevole bibita fresca, potrebbe rivelarsi più costoso di quanto preventivato. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (Onf) in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha potuto ultimare il consueto monitoraggio dei costi praticati per i servizi balneari nella stagione 2024, portando alla luce un caro prezzi imprevisto, che potrebbe mettere in difficoltà più di qualche famiglia.
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Non serve scoraggiarsi, però. Le soluzioni al caro prezzi esistono e possono essere adottate da tutti, magari con un po’ di volontà di adeguarsi e di accettare il compromesso. Le spiagge libere esistono e spesso sono anche ben attrezzate, con servizi igienici e docce gratuite, magari un po’ troppo gelide. Inoltre, alcuni stabilimenti balneari hanno ideato soluzioni più economiche e convenienti per i loro clienti, a cui non dovrà essere negata la possibilità di trascorrere in totale relax le proprie vacanze.
Il rincaro dei prezzi degli stabilimenti balneari italiani
Il caro vita ha colpito tutti gli ambiti della vita degli italiani e purtroppo le vacanze estive non sono riuscite salvarsi dall’aumento dei prezzi. Si stima che a crescere maggiormente sono i prezzi del noleggio del lettino (+8%) e della sdraio (+7%), due soluzioni molto amate dagli italiani soprattutto per il comfort che garantiscono. In crescita anche i costi delle attività rilassanti, come i massaggi il cui prezzo cresce dell’11%. In aumento del 14% l’accesso alle aree dog friendly.
Per quanto riguarda le attività da svolgere in spiaggia registrano un +10% il noleggio dei pedalò e delle canoe, amate da chi in vacanza vuole divertirsi e vivere avventure. Diminuisce invece del 2% il corso dell’abbonamento stagionale, anche a causa della diminuzione di interesse da parte degli italiani per i vari pacchetti offerti dagli stabilimenti balneari. In media, quindi, i costi dei servizi balneari rispetto al 2023 sono cresciuti del 5,2%.
Le soluzioni per spendere meno sulle spiagge italiane
Oltre alla gettonatissima spiaggia libera che ogni anno attira sempre si più gli italiani a causa dei costi quasi prossimi allo zero per quanto riguarda le spese che richiede, sa qualche anno sono diverse le modalità proposte dalle spiagge attrezzate per permettere ai clienti di risparmiare. C’è chi propone il noleggio a ore di ombrelloni, sdraio e lettini, magari permettendo ai clienti di usufruire delle attrezzature per sola mezza giornata.
Altri stabilimenti, invece, hanno optato per pacchetti all inclusive, con prezzi che includono oltre alle attrezzature anche aperitivi, pranzi o attività da svolgere all’interno dello stabilimento. Una sorta di via di mezzo che permette di fidelizzare il cliente, riducendo i costi ma comunque permettendo di avere un’esperienza soddisfacente durante la vacanza. L’Onf ha stimato che il prezzo di questi pacchetti può variare dai 35 ai 50 euro a persona.
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