Una violenta lite tra giovani è sfociata in un tragico omicidio nella notte a Bergamo, in via Ghirardelli, nei pressi dello stadio Gewiss. Un ragazzo di 26 anni è stato accoltellato alla schiena ed è morto pochi minuti dopo, nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi del 118, giunti sul posto con ambulanza e automedica poco dopo l’una di notte.
Un 19enne è stato arrestato con il sospetto che possa essere l’autore materiale del delitto. Si tratterebbe di un 19enne, appartenente alla tifoseria dell’Atalanta, che avrebbe partecipato al litigio nato a seguito dell’intonazione di un coro dell’Inter, squadra tifata dalla vittima.
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Il 26enne sarebbe stato ucciso vicino all’ingresso di casa e, a poca distanza dal suo corpo, sarebbero stati ritrovati sia la lama che il manico del coltello in ceramica utilizzato. Come riporta Agi, il fratello del 19enne fermato si troverebbe in carcere per un delitto di sangue che si sospetta sia stato commesso nel marzo 2025.
La ricostruzione dell’accaduto
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, la lite avvenuta a Bergamo avrebbe coinvolto una decina di giovani, tutti italiani, divisi da rivalità calcistica. La situazione sarebbe degenerata rapidamente in violenza: tra urla, minacce e botte, alcuni residenti avrebbero notato spranghe e bastoni in mano ai partecipanti.
Nel caos della rissa, un 18enne sarebbe tornato a casa per prendere un coltello, forse con la volontà di difendere suo fratello, anche lui coinvolto nella lite. Tornato in strada, il giovane avrebbe colpito il 26enne alle spalle, lasciandolo morente sull’asfalto. I colpi sono stati fatali e, nonostante i tentativi dei sanitari, per la vittima non c’è stato nulla da fare.
Sarebbe stato lo stesso autore dell’accoltellamento a consegnarsi spontaneamente ai carabinieri dopo la tragedia. Gli investigatori sono ora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, ascoltando testimoni e visionando immagini delle telecamere della zona. L’obiettivo è chiarire i motivi che hanno portato alla rissa e identificare eventuali altri responsabili o coinvolti.
Non un caso isolato
Il triste fatto si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra giovani legate spesso a rivalità sportive, che spesso e volentieri degenerano in episodi di grave violenza.
Solo negli ultimi mesi, numerosi sono stagli gli incidenti di questa entità. Tra tifosi di Potenza e Avellino nel novembre 2024, dove sono stati utilizzati petardi e bastoni, con conseguenti Daspo per i responsabili. Ad aprile scorso, prima della partita Bologna-Napoli allo stadio Dall’Ara, un gruppo di circa cento tifosi napoletani armati di mazze ha tentato di raggiungere la curva bolognese, causando scontri con la polizia e il ferimento di un agente.
Nello stesso mese, il derby Lazio-Roma allo Stadio Olimpico ha visto violenti scontri tra tifosi e forze dell’ordine, con tredici agenti feriti e l’uso di cariche e idranti per contenere la situazione.
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