Sono bastate 48 ore dall’istallazione delle microcamere negli ambienti di un asilo del milanese per incastrare un uomo di 34 anni, maestro all’interno della struttura, sospettato di abusare dei suoi piccoli alunni. Le microcamere, installate a seguito di una segnalazione sui comportamenti ambigui dell’insegnante, hanno portato alla luce una realtà ancora più aberrante di ciò che si era ipotizzato.
Nelle 48 ore in cui le telecamere sono state attive, l’uomo avrebbe aggredito sessualmente quattro bambine, di età compresa tra i quattro e i cinque anni, costringendo le forze dell’ordine ad intervenire immediatamente per porre fine agli abusi in atto nell’asilo. L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di “violenza sessuale aggravata“. A breve è atteso il primo interrogatorio dell’uomo. La preoccupazione maggiore, a questo punto, riguarda il reale numero di minori coinvolti nella rete di abusi del 34enne. Se dai video delle telecamere è possibile vedere solo quattro bambine, non è certo che queste siano le uniche vittime del maestro.
Violenze nell’asilo scoperte grazie alle microcamere
La Procura di Milano ha ricevuto qualche giorno fa una segnalazione sul maestro 34enne e sui suoi comportamenti ritenuti anomali nei confronti dei suoi piccoli alunni. L’indagine è partita immediatamente, è stata coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pubblico ministero Rosaria Stagnare ed è stata condotta dalla Polizia locale. In un ambiente così protetto e complesso da infiltrare, come un asilo, l’unica possibilità per comprendere esattamente cosa avvenisse nella struttura riguardava l’utilizzo di microcamere nascoste in ogni ambiente della struttura.
Proprio grazie ai filmati delle videocamere, installate lo scorso 15 aprile e attentamente analizzate dagli agenti della polizia locale di Milano, è stato possibile cogliere in flagrante il 34enne, osservato mentre abusava sessualmente delle sue piccole allieve. L’uomo è stato quindi arrestato il 17 aprile ed ora è in attesa della convalida della misura cautelare da parte del gip di Milano.