In una dimostrazione di solidarietà di portata globale, piazze, strade, palazzi e monumenti simbolici in tutto il mondo si sono immersi nel buio per un’ora per la Earth Hour, l’evento annuale organizzato dal WWF che si è svolto nella serata di ieri. Un gesto apparentemente semplice ma carico di significato, che rappresenta un momento di riflessione collettiva sulla necessità di affrontare in modo serio e costruttivo la crisi climatica globale.
L’oscurità che porta speranza
Dal suo modesto inizio nel 2007, quando coinvolse solo la città di Sidney, l’Earth Hour si è trasformata in una potente ondata di oscurità che ha abbracciato ogni angolo del pianeta. Piazze e monumenti celebri, come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel e il Ponte sul Bosforo, sono stati momentaneamente privati delle loro luci, risparmiando l’energia elettrica necessaria ad alimentarle.
Secondo il sito ufficiale dell’iniziativa, “la finestra per le nostre azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica si sta rapidamente stringendo; questo è il decennio cruciale per agire“. Una chiara richiesta di azione, in quanto i piccoli passi compiuti fino ad ora non risultano essere all’altezza della situazione, che ha continuato a peggiorare, gravando sulle temperature medie globali.
Earth Hour: un piccolo gesto per un grande obiettivo globale
Gli attivisti del WWF affermano che “in gioco c’è il benessere delle persone e delle comunità; il rischio è quello di non riuscire a evitare le conseguenze più catastrofiche e ingestibili della crisi climatica, minando le basi stesse del nostro vivere sociale“. L’appello per un’azione congiunta è stato sostenuto anche dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il quale ha dichiarato: “Insieme, spegniamo le luci e trasportiamo il mondo verso un futuro più luminoso per tutti“.
In Italia, Roma si è unita all’iniziativa, spegnendo le luci del Colosseo, di Piazza San Pietro e di Palazzo Chigi. Anche la presidenza della Repubblica ha aderito, con le luci esterne del Quirinale e del Cortile d’Onore spente per un’ora. Montecitorio, la sede della Camera dei Deputati, ha partecipato all’evento, insieme al palazzo del Senato. Guardando oltre i confini italiani, il gesto ha coinvolto luoghi iconici in tutto il mondo. Dalla Tokyo Tower alla Torre Eiffel a Parigi passando per il Burj Khalifa a Dubai, l’Earth Hour ha dimostrato il potere dell’azione collettiva nel promuovere un futuro sostenibile per tutti.
Mentre le luci si sono gradualmente riaccese nei vari angoli del mondo, l’Earth Hour ci ha ricordato che, anche attraverso gesti apparentemente modesti, possiamo contribuire a un cambiamento positivo. Ogni azione conta, e persino i più piccoli gesti di collaborazione possono aiutare a costruire un futuro più luminoso e sostenibile per il nostro pianeta e per le generazioni a venire.