I giudici optano per «trattenere la causa in decisione» rispetto al ricorso presentato dagli attivisti sulle modalità di elezione del presidente
È arrivata nel primo pomeriggio della giornata di martedì la decisione del tribunale di Napoli di “trattenere la causa in decisione” sulla richiesta di sospensione delle ultime votazioni del Movimento 5 Stelle.
Secondo gli attivisti che hanno fatto ricorso in tribunale, lo statuto dei pentastellati «viola il principio di parità tra associati e favorisce l’eleggibilità esclusiva di pochi “ottimati” negli organi di garanzia», così lo ha definito Lorenzo Borrè, legale del gruppo.
La ricostruzione e il ricorso
Nello scorso marzo, i giudici napoletani avevano ritenuto legittimo il regolamento tramite cui Giuseppe Conte era stato eletto presidente. Non contenti, gli attivisti hanno cercato il ricorso. L’udienza è iniziata a mezzogiorno fino alla decisione dei vertici giudiziari di trattenere la decisione per la causa presentata.
Conte: «Mi aspetto che il tribunale valuti legittimo il mio percorso»
Chiamato a rispondere sul ricorso degli attivisti del partito, prima dell’emissione della sentenza di oggi Giuseppe Conte, durante la campagne elettorale a Palermo, ha espresso il suo parere: «Dal tribunale di Napoli mi aspetto che verifichi il nostro operato, che è pienamente legittimo, che si vada avanti in questa controversia e che si possa accertare che stiamo compiendo un legittimo percorso politico e anche giuridico».