L’iniziativa contribuirà anche a conseguire gli obiettivi della bussola per il digitale 2030
L’Anno europeo delle competenze è l’iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni europee, Stati membri, parti sociali, imprese e lavoratori dell’Unione a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze. L’obiettivo è superare la carenza di manodopera e responsabilizzare alla partecipazione attiva delle transizioni in corso, del mercato del lavoro attraverso la formazione continua.
Si rafforzeranno le sinergie tra gli interventi esistenti a livello europeo, dall’Agenda per le competenze per l’Europa al dialogo strutturato tra gli Stati membri, “su istruzione e competenze digitali di cui abbiamo parlato anche nell’ultima riunione informale dei Ministri del Lavoro europei a Stoccolma” commenta il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
La riforma recente del mercato del lavoro mira all’inclusività, “attraverso l’attivazione a favore di percorsi formativi in grado di facilitare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro”.
L’Anno europeo delle competenze, le aree d’intervento
L’iniziativa contribuirà inoltre a conseguire gli obiettivi della bussola per il digitale 2030, dotando almeno l’80% degli adulti di competenze digitali di base e dando lavoro a 20 milioni di esperti informatici. Attualmente più di tre quarti delle imprese dell’UE dichiarano di avere difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie, mentre solo il 37% degli adulti intraprende regolarmente attività di formazione.
L’indice di digitalizzazione dell’economia e della società mostra che, in Europa, 4 adulti su 10 e 1 persona attiva su 3 non dispongono delle competenze digitali di base. Le donne sono sottorappresentate nelle professioni e negli studi in campo tecnologico: solo 1 esperto informatico su 5 e 1 laureato in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) su 3 sono donne.
Tra le iniziative, c’è la piattaforma europea per le competenze e le occupazioni digitali lanciata nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa offre informazioni e risorse sulle competenze digitali, come ad esempio uno strumento di autovalutazione. La creazione di un bacino di talenti dell’UE e di partenariati volti ad attirare talenti con un gruppo di paesi terzi contribuirà ad adeguare alle esigenze del mercato del lavoro le competenze di chi si candida a lavorare in Europa.