Napoli, corteo contro Vannacci: i manifestanti si scontrano con la polizia

Nessun ferito negli scontri, solo tanta agitazione. Il corteo, composto da circa 30 giovani, non sarebbe riuscito a raggiungere il teatro dove Vannacci stava presentando il suo ultimo libro

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Il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega per le prossime elezioni Europee, si trova a Napoli per presentare il suo nuovo libro in un teatro sul lungomare della città. La presenza del generale, però, ha creato parecchi subbugli nella città partenopea, convincendo una trentina di persone ad organizzare un corteo di protesta.

Questo è partito intorno alle 16:30 da piazza del Plebiscito, con giovani pronti a manifestare la loro contrarietà alla presenza del generale in città. “Vannacci, Napoli non ti vuole, fattene una ragione“, questo lo slogan che campeggiava sullo striscione di un manifestante. Altri brandivano invece delle bandiere palestinesi e altre ancora mostravano cartelli con la foto del volto di Vannacci con gli occhi coperti dalla scritta: “Cacciamolo“.

Il gruppo di manifestanti, pur avendo dato inizio al corteo in maniera pacifica, ha presto perso la pazienza a causa dell’ostruzionismo rappresentato dalle forze dell’ordine presenti. Queste, infatti, avrebbero cercato di evitare al corteo di dirigersi verso il luogo in cui il generale si stava preparando per presentare il suo libro. In questi concitati momenti, la situazione si sarebbe scaldata notevolmente.

Scontri con la polizia durante il corteo contro Vannacci

Si sarebbero verificati alcuni scontri tra i manifestanti e i poliziotti in tenuta anti-sommossa. Nel momento in cui i giovani hanno compreso che gli agenti non avrebbero permesso loro di raggiungere il luogo della presentazione del libro di Vannacci, la situazione è diventata più complessa da gestire. Alcuni manifestanti avrebbero lanciato dei palloncini pieni di acqua contro gli agenti e altri avrebbe utilizzato le aste delle bandiere per colpire gli scudi anti-sommossa della polizia.

A quel punto, gli agenti presenti avrebbero sfoderato i manganelli, utilizzandoli per colpire i manifestanti. Non sembrerebbe, comunque, che nelle colluttazioni siano rimaste ferite delle persone. I manifestanti, quindi, avrebbero preso le distanze dalle squadre della polizia, continuando lo scontro a distanza e usando solo le parole. Infine, il corte avrebbe cambiato direzione, dirigendosi verso la Galleria Umberto I, continuando ad urlare slogan contro il generale.

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