Il progetto “Estate tranquilla 2022” ha permesso ai carabinieri e al ministero della Salute di verificare le condizioni igieniche di attività turistiche, ristoranti e punti di soccorso. Il 40% dei locali di ristorazione e turismo sono stati oggetto di chiusure o sospensioni
Finita l’estate, chiuso anche il piano di controllo “Estate Tranquilla 2022”, il progetto sviluppato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, finalizzato a proteggere la salute pubblica e verificare il rispetto di sicurezza e qualità dei servizi offerti durante il periodo vacanziero. Da giugno ad oggi, i NAS hanno compiuto circa 10.058 ispezioni, le quali hanno accertato 3.483 strutture (il 35% dei luoghi controllati) come irregolari.
A seguito dei controlli, che hanno stabilito le suddette infrazioni, tali luoghi sono stati segnalati alle Autorità Giudiziarie e Sanitarie. Le sanzioni comminate hanno sfiorato i 3 milioni e mezzo. Nel corso dei controlli sono state sequestrate tonnellate di alimenti non idonei al consumo e sono stati eseguiti 240 provvedimenti di chiusura o sospensione di imprese commerciali irregolari. I principali obiettivi dei controlli dei Carabinieri NAS sono state le attività del settore turistico o le imprese site in aree vacanziere, ristoranti, agriturismi, villaggi turistici e stabilimenti balneari.
I numeri dei controlli
Su 4.946 ristoranti controllati, 1.983 hanno mostrato irregolarità, un rapporto di circa il 40%. Tra le violazioni più gravi la detenzione di alimenti in stato di cattiva conservazione, pietanze dichiarate come fresche sebbene preparate con prodotti congelati, intossicazioni alimentari causate da prodotti a base di pesce mal conservati. Circa 148 gestori di esercizi sono stati deferiti alle competenti Procure della Repubblica. Altre violazioni diffuse, ovviamente, hanno riguardato le cucine e i depositi, inadeguati e privi di qualsiasi misura di controllo o igiene.
Oltre alle verifiche della filiera alimentare e turistica, i NAS hanno ispezionato e valutato i livelli di assistenza e di cura presso le strutture socio-assistenziali. Sono stati 651 i controlli dedicati allo specifico settore. Gli esiti non regolari sono stati 185 e le strutture oggetto di chiusura o sospensione 14. Le difformità più frequenti hanno riguardato carenze strutturali ed organizzative, il sovrannumero di anziani all’interno delle stanze, insufficiente erogazione di cure assistenziali necessarie e limitato numero di operatori.
Tra i numerosi interventi è stata disposta la cessazione delle attività di 2 comunità alloggio per anziani da parte del Comune di Siracusa, a seguito delle risultanze ispettive accertate dai NAS di Ragusa, che hanno riscontrato abusività e ampliamento arbitrario della capacità ricettiva della struttura. Le ispezioni sono state orientate anche verso i Servizi di Continuità Assistenziale (Guardie Mediche) e i punti di primo soccorso adibiti provvisoriamente alle località turistiche. Su circa 267 strutture sanitarie, circa 49 hanno fatto rilevare anomalie che, dopo le adeguate segnalazioni alle ASL, hanno apportato misure di adeguamento e miglioramento dei servizi offerti.