Il testo di legge non conterrà sostanziali mutamenti per il bonus di 200 euro concesso una tantum contro l’aumento del carovita. La denuncia di Cgil, Cisl e Uil: «Non ne avranno diritto tutti lavoratori»
Tuona la denuncia di Cgil, Cisl e Uil per il bonus di 200 euro varato dal governo in supporto della popolazione per l’aumento dei prezzi e del carovita: «Il testo di legge del Dl Aiuti non conterrà modifiche sostanziale all’indennità una tantum istituita. Questo significa che, nonostante il sindacato abbia segnalato numerose criticità, essa rischia di non venire erogata proprio alle categorie più fragili e bisognose».
Secondo i sindacati, infatti, dalla ricezione del bonus sarebbero esclusi i lavoratori precari, gli agricoli, gli impiegati nel settore dello spettacolo con meno di cinquanta giorni di lavoro nel 2021, ma anche i lavoratori licenziati a giugno e senza contratti a luglio.
«Pensiamo a tutti quei precari della scuola che nell’anno scolastico 2021/22 hanno tenuto in piedi il sistema dell’istruzione o coloro che andranno in pensione il primo luglio. Non ricurveranno i 200 euro i disoccupati che hanno ricevuto la Naspi fino a maggio, così come tutti i lavoratori con contratti che non prevedono contribuzione», dicono i rappresentanti del lavoro.