Intanto parte il progetto Vaccelerate, che mette in collegamento tutti gli attori europei coinvolti nello sviluppo di vaccini COVID-19
Aumentano i casi di positività al Covid 19 in Umbria, nella settimana dal 26 dicembre 2022 al 01 gennaio 2023. Sono 438.157 i casi attualmente positivi, secondo i dati dell’ISS: i nuovi casi sono 3.196, mentre nella settimana dal 19 al 25 dicembre erano 2.505, con un tasso di incidenza del 27,6%. L’Rt è di 1.01. Per questi motivi, l’Umbria, insieme a Lazio e Puglia è fra le tre giorni classificate a “rischio alto”.
Il progetto Vaccelerate
Intanto il ministero della Salute ha avviato il progetto Vaccelerate, rete europea di ricerca clinica per il coordinamento e la conduzione di studi sui vaccini COVID-19. La rete è stata creata su iniziativa e con il sostegno finanziario della Commissione europea ed è coordinata dall’Ospedale Universitario di Colonia (Germania). Avviata nel febbraio 2021, la rete è composta da istituzioni accademiche di tutta Europa e attualmente coinvolge 29 partner provenienti da 18 Stati membri dell’UE (tra cui l’Italia) e altri 5 Paesi associati.
Gli obiettivi del progetto
L’obiettivo del progetto è quello di mettere in collegamento tutti gli attori europei coinvolti nello sviluppo di vaccini COVID-19 e fornire una piattaforma pan-europea per la progettazione e la conduzione di studi clinici di fase II e III: analizzare l’efficacia dei vaccini contro nuove varianti del virus SARS-CoV-2, oppure effettuare studi di efficacia in età pediatrica o nelle donne in gravidanza, o l’efficacia dei vaccini combinati.
Il progetto Vaccelerate prevede diverse attività, suddivise in work packages. Una di queste riguarda il rilevamento, attraverso metodi e protocolli standardizzati, delle capacità dei centri e laboratori interessati a condurre studi clinici sui vaccini anti-COVID-19 (capacity mapping).
Si creerà anche un registro EU di soggetti volontari – “Volunteer Registry” – per permettere un reclutamento veloce ed efficace di partecipanti a trials clinici di fase 2 e 3, con un focus iniziale sulla pandemia COVID-19 e la possibile estensione ad altri obiettivi in caso di eventuali future epidemie/pandemie. Il registro si rivolge alle persone di tutte le età interessate a partecipare a uno studio clinico sul COVID-19, indipendentemente da una pregressa infezione da SARS-CoV2 o dall’avvenuta vaccinazione contro COVID-19.