L’analisi Inail sul “Rapporto annuale 2021”. Nell’ultimo anno: “Forte recrudescenza degli infortuni e delle malattie professionali
La ripresa delle attività nel 2022 è stata evidente. Il periodo della pandemia aveva messo in ginocchio molti settori dell’industria, portando una “forte recrudescenza” degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
I numeri degli infortuni
Il quadro che emerge dall’analisi del Rapporto annuale 2021 Inail Umbria e i dati dei primi dieci mesi del 2022 mostra l’andamento del fenomeno degli incidenti in ambito lavorativo. Nella conferenza stampa di Inail Umbria e la regione, l’Istituto denuncia un trend in risalita – con +23,3% – dei casi per il 2022 rispetto al precedente anno. I casi denunciati in Umbria nel 2022 sono stati 8.950 contro 7.257 del 2021. Una tendenza contraria invece, si registra per gli infortuni mortali: nel 2022 sono stati 19 i casi rispetto ai 21 registrati nel 2021.
I settori più colpiti da questo fenomeno sono la fabbricazione dei prodotti in metallo, l’industria alimentare e il commercio all’ingrosso/dettaglio oltre che le costruzioni, il trasporto e magazzinaggio.
I casi di malattie professionali
La presentazione ha inoltre messo in luce un altro andamento che desta preoccupazione: i casi di malattie professionali, in particolare quelle del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (quasi il 66%), quelle del sistema nervoso, quelle dell’orecchio e i tumori. Si registra infatti, un +29,5% su scala regionale contro un +10,2% nazionale. Un fenomeno che colpisce ancora troppe persone e a cui si devono dedicare delle specifiche misure di prevenzione.