La segretaria Pd omaggia la stele di Matteotti. Per un’ “idea diversa dell’Italia” i temi sono lavoro di qualità, questioni sociale e climatica
Alle porte di Roma, ai bordi di via Flaminia, c’è una stele con un oblò rettangolare in mezzo. A
guardarci dentro, si vede un punto preciso di un campo incolto. Un fazzoletto d’erba. Proprio lì, il 16 agosto 1924, venne trovato il corpo del deputato socialista Giacomo Matteotti, ucciso dai fascisti. Elly Schlein ha scelto quel monumento come luogo simbolico per la prima uscita della segreteria Pd. Alla vigilia del 25 aprile, Schlein ha varato ufficialmente la squadra con cui il suo partito intende rappresentare “un problema” per il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni.
La replica a La Russa: “L’antifascismo è la nostra Costituzione”
Il primo intervento è stato sul filo dei richiami storici. Con Schlein che ha risposto al presidente del Senato Ignazio la Russa sulla mancanza di riferimenti all’antifascismo in Costituzione: “Noi – ha replicato la segretaria – diciamo che l’antifascismo è la nostra Costituzione”. Sede della riunione vera e propria della squadra Pd, un circolo ricreativo di Riano, a pochi chilometri dalla stele in ricordo di Matteotti. Il programma ha preso il via un po’ più tardi del previsto, rallentato dai selfie da fare coi militanti, dagli sfoghi e dai complimenti degli iscritti, dalla foto di gruppo prima di entrare nella grande sala con la tavolata a ferro di cavallo di quelle che sanno di cene sociali e tombolate.
La battaglia sul diritto alla casa
Primo punto del piano d’azione Pd, il diritto alla casa: “Il governo ha tagliato i fondi per il supporto all’affitto, non si piega – ha detto Schlein – Viene da pensare che non capiscano le difficoltà delle famiglie. Ci batteremo per più case popolari, per il sostegno all’affitto. Faremo una grande campagna del Pd sul diritto alla casa”. Una novità della segreteria targata Schlein è proprio una delega specifica sulla casa, affidata a Pierfrancesco Majorino: “C’è bisogno di un grande piano nazionale – ha detto – Il governo deve smetterla di far finta di niente”.
Il nodo sul termovalorizzatore
Al primo appuntamento, tutti presenti. Della segreteria, solo Annalisa Corrado, che ha la delega all’ambiente, era video-collegata. Di lei si è parlato per le sue posizioni critiche verso il termovalorizzatore di Roma. L’assenza fisica da Riano l’ha tenuta lontana anche dall’assalto dei cronisti. Ma nessuno dei componenti della segreteria si è intrattenuto più di tanto a rispondere, lasciando a Schlein la scena. “È stata una bella discussione, ricca, articolata e corale – ha detto la segretaria a fine incontro – Siamo molto operativi, abbiamo voglia davvero di fare il nostro dovere all’opposizione e nei territori dove governiamo, con una idea diversa dell’Italia, con i temi che abbiamo messo al centro di questo nuovo Pd: lavoro di qualità, questioni sociale e climatica”.
Poi Schlein, che aveva in programma un incontro con il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri, ha lasciato Riano. “Non avevo mai visto leader nazionali al monumento a Matteotti”, ha commentato Luca Abbruzzetti, sindaco Pd alla guida di una singolare coalizione civica con anche esponenti di FdI.
Il Partito democratico si intesta una campagna sul diritto alla casa, quindi. Poi c’è la legge a cui sta lavorando il deputato Alessandro Zan. Con un confronto nel partito non sempre facile. Servono passi sicuri e piedi di piombo.