“Serve realismo, meglio spostare qualcosa sui fondi di coesione”. Così alla Stampa il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin parlando di Pnrr
“Sul Pnrr “c’è bisogno di più razionalità. È meglio spostare qualche progetto verso i fondi di sviluppo e coesione”. Così alla Stampa il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
“Il Recovery – afferma – è stato costruito in un’epoca lontanissima, quella del post-Covid. Bisogna fare una riflessione sui piccoli interventi che si ribaltano su migliaia di Comuni, dove a volte c’è anche la difficoltà a fare le necessarie delibere. Bisogna essere realistici. Ci sono misure che vanno in migliaia di rivoli degli enti locali”.
Ora, “rispetto al dialogo con Bruxelles – continua Picchetto – chiederei di concentrarsi sui grandi investimenti per infrastrutturare il Paese anche forzando rispetto ad alcuni meccanismi di grandi investimenti perché credo che sia un’occasione storica. Sui fondi che hanno un ribaltamento sui Comuni più piccoli c’è bisogno di più realismo e più razionalità”.
In passato, gli viene fatto notare, non si sono saputi spendere i fondi di coesione: “Dobbiamo far combaciare i fondi del Pnrr, 192 miliardi, con quelli del fondo complementare, circa 30 miliardi, e 80 miliardi dei fondi strutturali 2021-2027. Più 70/80 miliardi dei fondi di coesione. In questo mosaico bisogna capire che cosa si riesce a fare entro il 2026.
Ho spiegato al ministro Fitto che forse, in alcuni ambiti, è meglio spostare qualche progetto verso i fondi di sviluppo e coesione”.