Aprile è il mese decisivo per Roma per centrare gli obiettivi dettati dal piano europeo: finora sono entrati 67 miliardi di euro
E’ corsa contro il tempo e aprile sarà il mese decisivo per il Pnrr. Roma deve accelerare sul fronte dei progetti europei per tentare di capitalizzare al massimo tutti i 191,5 miliardi di euro portati in dote dal Recovery fund, ripartiti in 69 miliardi di sovvenzioni e 122,5 miliardi di prestiti. Soldi che si trasformano in obiettivi: ce ne sono 525 da centrare, 190 misure tra riforme e investimenti da mettere a terra, e una rivoluzione verde e digitale tutta da plasmare.
Quali sono le risorse già ottenute
Fino a oggi il governo ha ricevuto da Bruxelles quasi 67 miliardi di euro per sostenere gli interventi inseriti nel piano: i primi 24,9 miliardi sono stati erogati ad agosto 2021 in forma di pre-finanziamento, pari al 13% del totale, suddivisi in 9 miliardi a fondo perduto e 15,9 di prestiti. La prima rata da 21 miliardi è poi arrivata ad aprile 2022, distribuita in 10 miliardi di sovvenzioni e 11 di prestiti. Un importo di egual misura e identica ripartizione è stato incassato a dicembre 2022 per la seconda tranche.
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I progetti ancora sub judice
Ma ci sono anche progetti che devono ancora essere approvati. In queste settimane la task force sul Pnrr della Commissione europea sta passando in rassegna 55 obiettivi e traguardi che l’Italia era chiamata a raggiungere nel secondo semestre del 2022, dalla riforma della concorrenza a quella della giustizia, fino agli investimenti in cybersicurezza, energie rinnovabili, reti, ferrovie, ricerca, turismo. La valutazione, prevista inizialmente entro la fine di febbraio, è ora attesa entro aprile. Nel mirino dei rilievi dei tecnici Ue vi sono in particolare le norme sulle concessioni aeroportuali, le reti di teleriscaldamento e due progetti all’interno dei Piani Urbani Integrati, vale a dire la riqualificazione dello stadio di Firenze e della creazione del Bosco dello Sport a Venezia.
La revisione del piano
Il 30 aprile poi arriva un’altra scadenza, visto che il governo è tenuto a presentare il Pnrr rivisto e integrato con il nuovo capitolo energetico del RePowerEu, da dove arriveranno nuove sovvenzioni da 2,7 miliardi. Nel frattempo, l’Italia deve correre per assicurarsi la quarta tranche da 16 miliardi, ripartiti in 1,9 miliardi di sovvenzioni e 14,1 di prestiti. Si tratta di raggiungere 20 milestones e 7 target, completando come prima cosa l’attuazione della riforma della giustizia civile e penale, il codice per gli appalti e la riforma del pubblico impiego.
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