Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervento sul tema della pedofilia e della pedopornografia in occasione della Giornata Nazionale volta a contrastarla, che ricorre oggi, 5 maggio. “La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano. Quando un bambino viene violato la sua vita viene devastata: il suo dolore incrina il tessuto stesso della nostra società, la fiducia collettiva, la capacità di essere comunità“.
Il presidente ha voluto sottolineare come l’obiettivo della tutela dei minori dal rischio di pedofilia e pedopornografia sia ancor più fondamentale nell’epoca di internet e delle relazioni digitali, che può offrire un terreno fertile a chi intende circonvenire i minori per abusarne. “L’era digitale espone i bambini a rischi ancora più insidiosi“, ha detto espressamente il capo dello Stato. “Dietro l’anonimato virtuale possono nascondersi soggetti pronti ad approfittare delle fragilità emotive dei ragazzi e delle loro personalità in formazione“.
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Mattarella: “La tutela dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi”
Nel suo intervento Mattarella ha ricordato l’impegno dell’Italia nel contrasto alla pedopornografia e alla pedofilia, rimarcando come le disposizioni giuridiche in materia siano in un aggiornamento e in un’evoluzione costanti per garantire la sicurezza e la tutela dei minori, in linea con le normative e gli impegni internazionali.
Tuttavia, ha sottolineato il presidente, la legge non è sufficiente e non è l’unico obiettivo: “La tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte“.
E’ fondamentale dunque un impegno della collettività per contrastare i fenomeni di violenza sessuale nei confronti dei minori: un impegno che deve coinvolgere tutti gli adulti nel lavoro di tutela. “L’infanzia ha bisogno di adulti attenti, capaci di ascoltare e di interpretare anche i silenzi. Adulti che sappiano riconoscere e affrontare le situazioni di disagio, prevenire i pericoli per i minori, educarli a un uso consapevole della tecnologia. È una responsabilità che interpella l’intera società“, ha concluso Mattarella.
Meloni: “Reprimere, prevenire, sostenere famiglie e reti sociali”
Anche il presidente del consiglio Giorgia Meloni è intervenuta in occasione della giornata dedicata al contrasto alla pedopornografia e alla pedofilia. In apertura al suo discorso la premier ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare al Telefono azzurro, che da anni si occupa di tutelare i minori da situazioni di violenza e abuso.
L’elogio di Meloni all’associazione ha menzionato l’iniziativa organizzata per la giornata di oggi, volta ad “approfondire le conseguenze dello sfruttamento sessuale a danno dei minori e riflettere sull’appello lanciato da papa Francesco, che ha invocato ‘una nuova alleanza di tutte le Istituzioni e forze educative’ per costruire un ‘movimento globale’ a tutela dei più piccoli“.
Il capo del governo ha sottolineato di voler accogliere in pieno l’obiettivo proposto dal pontefice e rilanciato dall’organizzazione: E’ un fine “che facciamo nostro”, ha detto Giorgia Meloni, “e che diventa sempre più urgente nell’epoca che stiamo vivendo, caratterizzata dal vertiginoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il titolo dell’iniziativa del Telefono Azzurro è: ‘Il silenzio non
protegge’. È un messaggio molto efficace, e che condivido. Mi permetto di aggiungere che anche il buio, l’indifferenza e l’inazione non proteggono“.
Meloni: “Sensibilizzare e aiutare gli adulti di riferimento”
Anche il messaggio del presidente del consiglio insiste sulla necessità di un supporto concreto da parte delle famiglie e in general degli adulti in quanto figure di riferimento, obiettivo che si può raggiungere soltanto con un opportuno lavoro di sensibilizzazione, di cui il governo si dice pronto a farsi carico. “Il Governo ha sempre agito con decisione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti e la loro esposizione alle insidie della rete, per reprimere ma anche per prevenire, sensibilizzare, aiutare le famiglie e gli adulti di riferimento a cogliere vecchi e nuovi segnali di allarme, in un mondo che cambia sempre più in fretta“.
Nella lotta alla violenza sessuale sui minori è fondamentale, ricorda infine la premier, “Dotarsi di strumenti sempre più avanzati per la prevenzione e la repressione“. Fra questi la diffusione dell’alfabetizzazione digitale, come anche la costruzione di reti sociali che favoriscano la realizzazione di “una sorta di protezione naturale“
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