I riti funebri di Papa Francesco si sono conclusi e con essi, ora dopo ora, i capi di Stato iniziano a lasciare Roma e l’Italia. Tra i primi a recarsi in aeroporto c’è stato proprio Donald Trump, presidente degli Stati Uniti e tra i leader più richiesti per un confronto dalle autorità globali. Il governo italiano, guidato dal premier Giorgia Meloni, sembra essere tra quelli che maggiormente in questo periodo hanno potuto avere un contatto diretto con il Tycoon.
Prima, con il viaggio di Giorgia Meloni a Washington per prendere parte alla cerimonia di insediamento del presidente americano, e poi con le discussioni informali sui dazi. Il Presidente del Consiglio è volata lo scorso 17 aprile alla Casa Bianca proprio per incontrare Donald Trump. Un vertice dai toni distesi, che ha permesso al Presidente del Consiglio di convincere il miliardario ad accettare l’invito del governo italiano ad una visita a Roma, in cui magari organizzare un incontro con i vertici dell’Ue per discutere sui dazi reciproci, al momento congelati da una pausa di 90 giorni.
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L’improvvisa morte di Papa Francesco ha però cambiato tutte le carte in tavola. Mentre in Europa si rifletteva su come organizzare l’incontro, e soprattutto sullo Stato in cui farlo avvenire, le esequie del Pontefice sono sembrati a molti l’occasione per velocizzare questo processo. A poche ore di distanza dal decesso del Santo Padre, il presidente Usa ha annunciato la sua volontà di voler prendere parte ai riti, che ovviamente si sono svolti al Vaticano.
Zelensky al centro di tutti gli incontri a margine dei funerali
L’arrivo del Tycoon è quindi apparsa come un’occasione ghiotta per un primo incontro tra i due leader. Sin dall’inizio, però, non vi è stata alcuna conferma ufficiale da nessuna delle due parti, né da Palazzo Chigi. Trump ha confermato la sua volontà di incontrare alti Capi di Stato, senza mai però lasciar intendere di chi potesse trattarsi. Giorgia Meloni si è quindi trovata di fronte ad un’agenda tutta da costruire e che al momento è ancora in corso.
Alla fine dei conti, l’unico vero incontro è stato quello tra Trump e Zelensky, immortalato in una foto che è destinata a divenire storica, per usare un termine pronunciato dal leader ucraino per parlare del colloquio. “Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del ‘Papa della pace‘ ha un significato enorme“, ha dichiarato Meloni a La Repubblica, soddisfatta che tale evento si sia verificato in una data così fondamentale.
Per ora non è stato ancora annunciato quali siano stati gli argomenti trattati dai due leader, per cui sembra necessario attendere comunicazioni ufficiali da parte di uno dei due Stati. Von der Leyen, invece, non ha avuto occasione di incontrare Trump, se non per una breve stretta di mano sul sagrato. Sembrerebbe, però, che i due siano riusciti almeno a trovare il tempo per concordare un incontro nell’immediato futuro, di cui però la data non sembra certa. Si tratterà sempre del viaggio di Trump a Roma o di un’occasione totalmente diversa? Anche in questo caso, i dubbi sono molteplici e solo il tempo saprà dare una risposta.
Gli incontri di Meloni durante e a seguito delle esequie del Papa
Per quanto riguarda Giorgia Meloni, la giornata è stata carica di incontri. Dopo un breve colloquio con Donald Trump, avvenuto al di sotto del colonnato della Basilica di San Pietro, il premier è riuscita anche ad incontrare la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Subito dopo le esequie, invece, il premier si sarebbe recata a pranzo con il presidente dell’Argentina, Javier Milei, come riportano fonti informate.
L’evento cruciale, però, si è invece svolto a Palazzo Chigi, dove Meloni ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un incontro organizzato in giornata a seguito dei contatti degli staff dei due leader. Sembrerebbe che il colloquio sia durato circa un’ora e che al centro della discussione vi sia stata la possibilità di una pacificazione dell’Ucraina. Una nota della presidenza del Consiglio, infatti, sottolineato il sostegno agli sforzi del presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, “capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all’Ucraina“.
A tal proposito, su X, Zelensky ha espresso apprezzamento per la posizione chiara e di principio di Meloni. L’ha inoltre informata sugli incontri costruttivi della delegazione ucraina con Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania, sottolineando che un cessate il fuoco incondizionato è considerato il primo passo verso una pace duratura.
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