Donald Trump torna sotto i riflettori internazionali. La Casa Bianca ha confermato che il presidente Usa ha incontrato Volodymyr Zelensky poco prima dell’inizio dei funerali in Vaticano. Gli Stati Uniti hanno parlato di una “discussione molto produttiva“, ma ulteriori dettagli verranno rilasciati in seguito. Inizialmente, secondo Sky News, sembrava che un secondo colloquio potesse svolgersi dopo le esequie, ma il presidente Usa sarebbe ripartito verso Washington immediatamente dopo la fine del rito.
“Non servono parole per descrivere l’importanza di questo incontro storico. Due leader impegnati per la pace nella Basilica di San Pietro“, ha scritto il il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, su X commentando quanto accaduto. Uno scatto ha immortalato questo incontro. I due leader erano seduti uno di fronte all’altro all’interno della Basilica di San Pietro, intenti a discutere di argomenti che non sono ancora stati rivelati.
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Un secondo scatto ha poi catturato ancora più attenzione. Trump e Zelensky sono in piedi e parlano insieme al presidente francese, Emmanuel Macron, e al primo ministro britannico Keir Starmer. Il titolare dell’Eliseo tiene una mano sulla spalla del leader di Kiev, quasi in un atteggiamento di protezione nei suoi confronti.
Secondo quanto si apprende, sembra che Trump e Melania abbiano incontrato anche il principe di Galles poco prima delle esequie. Al momento, invece, sarebbe in corso un bilaterale proprio tra Macron e il leader di Kiev, come riferito da Andrii Sybiha, ministro degli Esteri ucraino, su X. Al centro del colloquio vi sarebbe la possibilità per “ulteriori sforzi di pace“.
Zelensky: “L’incontro con Trump potrebbe essere storico”
Le parole del presidente ucraino inducono speranza nella popolazione in riferimento ad una possibile conclusione del conflitto in corso con la Russia. “Un buon incontro, abbiamo avuto tempo di discutere molto a quattr’occhi. Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato: proteggere la vita della nostra gente, un cessate il fuoco completo e incondizionato“, ha infatti dichiarato, facendo ipotizzare che nel corso dei colloqui i due possano aver trattato di un possibile e attuabile piano di pace.
Secondo Zelensky, nel caso in cui si raggiungessero nell’immediato futuro i risultati congiunti, l’incontro odierno potrebbe assumere una sfumatura “storica“. Zelensky ha poi proceduto a ringraziare Trump, che è già ripartito per gli Stati Uniti. Come confermato da fonti ucraine, il secondo colloquio previsto per la fine dei funerali non si è svolto. Nel pomeriggio, però, Zelensky incontrerà la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen.
L’ambasciatore ucraino, Andrii Yurash, all’Ansa, ha commentato l’incontro storico ed ha detto che c’è stato un grande sostegno da parte della Santa Sede. In particolare ha spiegato che in molti hanno favorito ciò e non sarebbe in grado di ringraziare una persona in particolare.
L’incontro tra Trump e Giorgia Meloni
Il presidente statunitense avrebbe poi incontrato anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del funerale. Le immagini sono state diffuse da Palazzo Chigi e sembrerebbe che i due leader si siano incontrati lungo il colonnato della Basilica mentre le delegazioni uscivano. Negli scatti è presente anche la first lady Melania Trump.
Trump pronto per gli incontri in Vaticano
Prima di imbarcarsi per Roma, dove parteciperà ai funerali solenni di Papa Francesco, l’ex presidente e ora di nuovo leader degli Stati Uniti aveva dichiarato ai giornalisti: “Incontrerò il primo ministro italiano”. Il riferimento è chiaramente alla premier Giorgia Meloni, anche se – come nel suo stile – Trump ha lasciato qualche ambiguità in sospeso.
“Parlerò con molti leader, anche italiani”, ha detto ai reporter, mantenendo il mistero fino all’ultimo. Poco dopo, però, ha confermato che l’incontro con la premier italiana è in agenda. In ogni caso, il titolare della Casa Bianca ha confermato che i bilaterali saranno minimi, in quanto “è un po’ irrispettoso avere incontri quando sei al funerale del Papa“.
Il viaggio a Roma, oltre a essere un atto di omaggio verso il pontefice scomparso, si configura quindi anche come una tappa diplomatica. “Papa Francesco era un uomo buono, un bravo cristiano. L’ho incontrato due volte, era davvero una persona fantastica”, ha detto Trump con toni insolitamente sobri, lasciando trasparire un sincero rispetto.
L’arrivo di Donald Trump a Roma per i funerali di Papa Francesco
Donald Trump è atterrato all’aeroporto di Roma Fiumicino poco prima delle 23 di ieri. Dopo essere sceso dalla scaletta dell’Air Force One insieme alla moglie Melania e aver salutato la delegazione che li ha accolti, è salito in auto per dirigersi verso Villa Taverna, la sede dell’ambasciata Usa nel quartiere Parioli, dove hanno alloggiato per la notte.
Il decollo dell’Air Force One con direzione Stati Uniti era previsto per oggi alle 13:30, ovvero poco dopo la fine delle esequie. Prima della partenza, comunque, l’agenda di Trump non conteneva dettagli precisi. “Ci saranno molti leader, sarebbe bello vederli tutti. Vogliono incontrarmi per parlare di commercio“, aveva affermato poco prima di partire per Roma. Da Palazzo Chigi non era trapela alcuna novità e sembrava che non fosse previsto alcun incontro ufficiale tra il presidente americano e il premier. L’unica informazione è che Trump avrebbe chiesto di incontrare il primo ministro britannico, Keir Starmer forse per trattare velocemente sia di dazi che del dossier ucraino.
Il presidente Zelensky ha invece voluto chiedere espressamente un incontro con Trump, senza però ricevere una risposta precisa. Il leader di Kiev è giunto a Roma questa mattina, dopo che ieri aveva ipotizzato di non potersi presentare a causa di alcuni incontri militari previsti nel suo Paese.
Diplomazia e dazi: un’agenda densa
Il clima non sarà quindi solo spirituale. Le relazioni transatlantiche restano scottanti, soprattutto sul fronte economico. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha commentato l’approccio di Trump ai dazi e al commercio con toni critici ma pragmatici: “Trump difende il suo commercio, l’Italia difende i suoi interessi. Ma la Meloni è stata la prima leader internazionale ad andare in America a spiegare le nostre ragioni”.
L’occasione romana potrebbe servire a rafforzare un asse tra Washington e Roma, soprattutto in vista delle nuove sfide globali, tra cui il commercio, la sicurezza e – inevitabilmente – il futuro dei rapporti con l’Iran, che Trump ha definito “in fase molto positiva” parlando dei negoziati sul nucleare.
Un’agenda fitta, tra cerimonie solenni e diplomazia ad alta quota. E in mezzo, come sempre, Trump: tra un saluto al Papa e una stretta di mano alla Meloni, il suo ritorno sulla scena internazionale promette di far parlare.
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