Fonti interne a Palazzo Chigi avrebbero confermato le valutazioni in corso. “Errori ereditati dal precedente esecutivo” chiosano da Roma. Fra gli obiettivi quello di rasserenare i rapporti con Bruxelles
Il Governo sarebbe in procinto di varare una manovra che avrebbe come obiettivo quello di togliere i progetti degli stadi di Firenze e Venezia per arrivare a sbloccare la terza rata del PNRR.
Questo, secondo quanto riportato da Repubblica, sarebbe il progetto di Palazzo Chigi alla luce della posizione della Commissione Europea, che ha comunicato in tempi non sospetti di come non farà alcuno sconto sulla volontà, diremmo più necessità, di annullare dal PNRR i piani per i due stadi.
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A Roma, quindi, avrebbero deciso di non opporsi alle comunicazioni della Commissione Europea, soprattutto perché questo significherebbe ritardare l’incasso della terza rata. Ad oggi, inoltre, sarebbe emersa la volontà di rasserenare il clima con Bruxelles, mentre eventuali insistenze potrebbero inasprire le relazioni.
Da questo assunto sarebbe partita la contromossa del Governo, legata per prima cosa all’obiettivo di far passare l’inserimento dei progetti per i due stadi all’interno del Pnrr come responsabilità del precedente governo, vale a dire l’esecutivo di Mario Draghi.
A tal proposito, secondo quanto riportato da Repubblica, una fonte di primo livello dell’attuale Governo avrebbe confidato: “Quella degli stadi nel PNRR è uno dei tanti pasticci ereditati”.
Il secondo tema trattato, invece, sarebbe quello di pensare a come contenere gli effetti della bocciatura dei due progetti, trovando quindi il modo a livello di condizioni tecniche e di bilancio per portare comunque avanti i due progetti.
In questo caso, come ammesso dal Primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, risulterebbe “molto strano” qualora i due progetti venissero bocciati sul piano tecnico.
La mossa, per evitare spiacevoli sorprese, sarà quella di aprire un tavolo con le due amministrazioni interessate per arrivare all’impegno di finanziare il restyling.
Le cifre in ballo dovrebbero essere circa 140 milioni come stima dei costi e andrà individuato il veicolo per la spesa, ma l’obiettivo, come confermato da fonti interne al Governo, è di confermare entrambi i progetti senza ulteriori ritardi e intoppi. Risolto il nodo degli stadi, poi, la strada per l’ottenimento della terza rata del PNRR, secondo le previsioni di Palazzo Chigi, diverrebbe tutta in discesa.
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