Sabato mattina il governatore della Liguria dà il via ai lavori della nuova formazione politica. Il leader di Forza Italia però non sembra intenzionato a lasciare libera quell’area
Partita ufficialmente la volata per il Grande Centro: evocato in questi giorni come la panacea di tutti i mali, convitato di pietra di molti vertici politici, ecco che dopo l’uscita dal Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio la corsa ha subito una forte accelerata. E nelle ultime ore (ri)scende in campo anche Silvio Berlusconi, intenzionato evidentemente a non lasciare libera quell’area che alla prossima tornata elettorale potrebbe rappresentare una buona fetta di voti. Nel frattempo Giovanni Toti, governatore della Liguria, annuncia l’inizio dei lavori per Italia al Centro, la nuova formazione che punta proprio in quella direzione. Si profila dunque una specie di derby politico con il Cavaliere, visti i trascorsi di Toti proprio con gli azzurri, prima dell’approdo al gruppo Cambiamo.
Toti e la prima convention a Roma
Toti ha programmato la prima convention per sabato mattina alle 10 a Roma, tramite un post sui social. «Apriamo il cantiere di Italia al Centro! Dietro il nostro logo ci sono tante persone e bravi amministratori che vogliono tornare a mettere al centro le idee, i programmi e i progetti davvero realizzabili. Niente slogan ma tanta concretezza, responsabilità e voglia di fare: mettiamo insieme l’Italia al Centro».
Berlusconi non ci sta: «Quello spazio è indispensabile»
Incontro che però fa subito storcere il naso al leader di Forza Italia. «Ho letto che si riunisce a Roma un cantiere per costruire il centro, il centro politico del paese. Vorrei ricordare a questi signori, e a tutti i cittadini, che il centro siamo noi, che il centro è Forza Italia. Forza Italia in Italia è un partito indispensabile, perché costituisce la testimonianza e la continuazione della tradizione liberale, della tradizione cristiana, della tradizione garantista, della tradizione europeista e dei principi e dei valori della società occidentale». Dopo gli incontri dei giorni scorsi tra Sala e Di Maio, ecco dunque che il centro con ogni probabilità diventerà lo spazio politico più ambito da qui alle prossime settimane. In attesa che qualcosa cambi magari con la nuova legge elettorale.