Il sindaco di Milano: «Chi c’è dietro a tutta l’operazione dei soldi da Mosca?». Poi sul voto del 25 settembre: «Curioso per il risultato del Carroccio»
Serve chiarezza sulla vicenda dei fondi dalla Russia ai partiti. Ne è convinto anche Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che commenta in un’intervista a Repubblica gli ultimi aggiornamenti che arrivano dopo le rivelazioni del Washington Post.
«Gli elementi che abbiamo a disposizione – spiega Sala – bastano per ritenere che i rapporti ambigui a livello internazionale siano uno degli elementi di debolezza della coalizione di centrodestra. I rapporti politici di Salvini con Mosca non sono una illazione, bensì una pura constatazione. Per quanto mi riguarda vedo quello che succede in Rete, dove ci sono macchine di propaganda costose, animate da migliaia di troll. Chi li gestisce? Chi li finanzia? Domande cui sarebbe interessante avere risposta».
Gli scenari in vista del voto
Poi lo sguardo al 25 settembre. «Voterò Pd perché è una questione di valori e di visione della società. Un sindaco ha il dovere di guardare alla qualità della classe dirigente e Milano ha bisogno di interlocutori giusti in Parlamento. Il risultato della Lega è uno di quelli che attendo con più curiosità e che avrà un peso notevole nella lettura delle elezioni. Parlo spesso con politici leghisti e privatamente non esprimono giudizi lusinghieri su Salvini. Il suo potere nella Lega è ancora forte, ma di fronte a un risultato molto negativo della Lega non mi stupirebbe un ribaltone al vertice del partito».