Alle 7 del mattino le urne di tutto l’Abruzzo hanno aperto i battenti ai votanti che per tutta la giornata di oggi, fino alle 23, avranno la possibilità di esprimere la loro preferenza sul nuovo Presidente di Regione e, in 305 comuni, sul nuovo sindaco e sulla giunta comunale. A sfidarsi da un lato Marco Marsilio, fedelissimo di Giorgia Meloni e candidato del centrodestra, dall’altro Luciano D’Amico, il candidato del “campo larghissimo” del centrosinistra. Una sfida a due che rende la questione del voto in Abruzzo ancora più emozionante: la vittoria sarà netta e per Meloni ed Elly il momento della verità si avvicina.
Il premier, dopo la bruciante sconfitta in Sardegna, non può più permettersi di cadere in errore e tutti i tentativi di garantirsi i voti della maggior parte degli abruzzesi lo dimostrano. Forza Italia ha organizzato diversi pullman necessari a trasportare alle urne i residenti in Abruzzo ma domiciliati in Campania. Ieri il Presidente del Consiglio si è fatta vedere sugli spalti della partita Italia-Scozia della nazionale di rugby italiana, sport seguitissimo in Abruzzo, per poi farsi immortalare insieme alla squadra mentre sorregge e mostra la coppa della vittoria.
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Elly Schlein continua ad attendere, dopo aver inviato Alessandra Todde come insegna del motto “uniti si vince“. Se Luciano D’Amico riuscirà a conquistare la Sardegna, allora M5S e il resto del centro sinistra dovrà darle ragione e comprendere che l’alternativa al governo Meloni si può costruire solo unendosi e soprattutto rimanendo uniti.
Abruzzo, il timore di una replica della Sardegna
Questa volta, in Abruzzo, il voto disgiunto non sarà permesso. La stoccata in Sardegna, dove proprio la possibilità per l’elettore di scegliere un candidato e la lista a lui non collegata, ha penalizzato il centrosinistra e fatto ottenere ad Alessandra Todde quei 1600 voti in più che le hanno garantito la vittoria. Niente ballottaggio neanche in queste seconde elezioni Regionali del 2024: vincerà il candidato che otterrà anche solo un voto in più dell’altro.
Tutto è pronto, eppure, entrambe le coalizioni non possono far altro che temere che si ripresenti una situazione simile, se non del tutto identica a quella sarda. I due candidati in un continuo testa a testa, sempre separati da una minima manciata di punti, una volta in testa uno e quella dopo un altro. Ore che potrebbero essere sfiancanti per tutti i leader, che vedono anche in Abruzzo una sorta di anticipo delle elezioni Europee.
Stavolta però lo scrutinio inizierà immediatamente dopo la chiusura delle urne. Alle 23 si inizierà a conteggiare i voti e la lunga notte di attesa avrà inizio, accompagnata dagli exit poll di Antonio Noto, trasmessi sull’emittente televisiva locale Rete8. Fino a qualche mese il risultato sembrava certo, con la vittoria del centrodestra che non poteva essere messa in dubbio. Oggi però circa 200 giornalisti provenienti da tutta Italia, e anche da qualche Paese straniero, si sono riversati in Abruzzo per seguire dal vivo lo scrutinio dei voti.
Abruzzo, i sentimenti delle due coalizioni
Il centrodestra, comunque, si è mostrato tranquillo. “Domenica mandiamo la sinistra a letto presto” ha dichiarato Marco Marsilio, convinto delle sue possibilità di vittoria. Non da meno il candidato del centrosinistra che, però, da subito ha chiesto di svolgere il comizio conclusivo da solo, senza la presenza degli altri leader sul palco. Una scelta che dimostra la fragilità della costruzione di Elly Schlein. Un “campo largo” che sta insieme per pura necessità, ma che attende la distrazione dell’altro per prevaricare e per prendere il potere.
Da scoprire le percentuali di affluenza alle elezioni Regionali 2024. Troppo presto ora per fare una stima, ma si può parlare di ciò che è accaduto negli anni passati. Cinque anni fa votò il 53% degli abruzzesi, ovvero poco più di un cittadino su due, nel 2014 invece votò il 61% e vinse il Pd.
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