Durante la festa per il 40º anniversario della Lega Lombarda a Varese, Salvini ha risposto alle critiche ricevute da Umberto Bossi, stemperando la situazione con dei ringraziamenti al fondatore della Lega per i suoi “consigli utili“, evidenziando come li consideri strumenti per comprendere e migliorare. Matteo Salvini, segretario della Lega, ha recentemente espresso gratitudine per l’esperienza di 30 anni nel partito, affrontando polemiche, critiche e il confronto coi predecessori.
“Io sono in Lega da 30 anni e sono abituato alle telefonate notturne e diurne di insulto e di polemica di Umberto Bossi, quindi mi servono per capire e migliorare. Bossi può dire quello che vuole, per me sono sempre consigli utili“, ha ribadito Salvini, riconoscendo il ruolo fondamentale che il fondatore della Lega ha avuto nel plasmare il partito e la sua visione politica. Ha inoltre chiarito la sua assenza a Gemonio, attribuendola al suo impegno come vicepremier e ministro dei Trasporti.
Bossi vs Salvini: serve maggiore attenzione alla questione settentrionale
La festa ha anche rappresentato un momento di riflessione sulla storia della Lega, con Salvini che ha evidenziato il coraggio, la lealtà e la coerenza che hanno caratterizzato il partito nei suoi 40 anni di attività. Ha lodato il contributo di Bossi e di altri leader come Roberto Maroni, sottolineando il proprio impegno personale negli ultimi 10 anni e l’importanza di aver contribuito alla formazione di una solida classe dirigente all’interno del partito.
Tuttavia, l’assenza di Bossi alla festa ha sollevato alcune domande. Mentre Bossi ha risposto che l’invito c’era stato ma ha optato per altre scelte, ha anche espresso opinioni riguardo al futuro del partito. Pur evitando di nominare potenziali successori, ha suggerito che la nuova leadership avrebbe dovuto essere focalizzata sulla questione settentrionale con determinazione.
Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha sottolineato l’importanza di riconoscere il contributo di tutti i leader del passato e presente della Lega, da Bossi a Maroni fino a Salvini. Ha incoraggiato il partito a riscoprire la sua identità e a coinvolgere maggiormente i militanti, evidenziando l’importanza di ascoltare le basi del partito per costruire un futuro solido e coerente con le radici del movimento.