Un attacco a Chicago e uno a Philadelphia, ma i due fatti non sono connessi fra loro. Più tragico è il bilancio della città dell’Illinois, con trenta feriti e dove è stato catturato l’attentatore. Caccia all’uomo in Pennsylvania
Un giorno di festa che si trasforma in inferno negli Stati Uniti. Durante le parate del 4 luglio, allestite in tutti gli Usa in occasione della Festa dell’Indipendenza, sono state ben due le sparatorie di massa che hanno colpito le grandi città di Chicago e Philadelphia.
I due eventi, seppur occorsi nella stessa giornata e nella stessa celebrazione, non sono collegati fra loro. Gli attentatori hanno agito in solitaria, facendo salire il numero degli attacchi da armi da fuoco americani registrati da inizio anno a quota 311.
Più tragico è il bilancio dell’attacco alla parata di Chicago, nell’Illinois. Durante la parata a Highland Park, un ragazzo di 22 anni, Robert “Bobby” Crimo III, ha aperto il fuoco contro la folla, uccidendo sei persone, di età compresa fra 6 e 85 anni, e ferendone circa 30. Dopo una fuga di otto ore, il killer è stato arrestato dalla polizia.
Le forze dell’ordine, dopo aver identificato il ragazzo, hanno chiesto la collaborazione della cittadinanza per segnalazioni, fornendo l’identikit e la vettura guidata. Crimo è stato, quindi, avvistato da un ufficiale a North Chicago, ma è riuscito a fuggire ancora fino a Lake Forest. La polizia ha reso noto che l’arresto si è svolto senza incidenti: il killer non ha posto resistenza.
«È devastante che una celebrazione dell’America sia stata fatta a pezzi dalla nostra piaga, unicamente americana. Una giornata dedicata alla libertà ha messo in forte risalto l’unica libertà che come Nazione rifiutiamo di sostenere, la libertà dei nostri cittadini di vivere senza la paura quotidiana della violenza delle armi», dichiara il governatore dell’Illinois, J.B. Pritzker.
Attacco anche a Philadelphia
È ancora in fuga il killer della sparatoria di Philadelphia, avvenuta durante la parata della Festa dell’Indipendenza, vicino al Museum of Art. Da alcune immagini estrapolate, la folla si stava radunando per assistere a uno spettacolo pirotecnico, dopo un concerto in Benjamin Franklin Parkway.
Dopo che l’attentatore ha aperto il fuoco, le persone si sono disperse lungo le strade della città. Il bilancio della sparatoria di Philadelphia è di due uomini feriti, entrambi agenti della polizia, uno colpito di striscio alla testa e uno alla spalla, ma in condizioni non gravi. Continua la caccia all’uomo.
Le dichiarazione di Biden
Dopo le notizie degli eventi a Chicago e Philadelphia, Joe Biden, nel consueto messaggio presidenziale del 4 luglio, dichiara: «Quello che è successo ci dice che niente è garantito, niente è scontato. Bisogna lottare per quello che abbiamo, per proteggere la democrazia e il nostro stile di vita e far sì che gli ideali di libertà, giustizia e uguaglianza che hanno creato il nostro Paese possano plasmare il nostro futuro. La libertà è sotto attacco, qui e fuori, ma noi ne usciremo vincitori».
«Abbiamo compiuto alcuni passi indietro e il peggio del nostro passato è comparso di nuovo, ma siamo sempre usciti dalle crisi migliori di quando vi siamo entrati. Il progetto America continua e dice che siamo tutti nella stessa barca. La violenza delle armi è un’epidemia che non rinuncio a combattere Dobbiamo tenere questa cosa sotto controllo», conclude il presidente Usa, con un lieve riferimento anche alla recente sentenza della Corte suprema sull’interruzione di gravidanza.