L’ex presidente alla convention della National Rifle Association dopo la strage di Uvalde: «Ci riprenderemo la Casa Bianca»
«Renderemo l’America più sicura e ricca di sempre». Una ricandidatura “di fatto” – anche se serviranno le primarie repubblicane – quella lanciata da Donald Trump davanti a cinquantamila persone alla convention della National Rifle Association a Houston, uno dei fulcri della lobby delle armi in America. Un tema rilanciato con forza negli Usa dalla strage di Uvalde.
«Ci andremo a riprendere quella Casa Bianca che amiamo tanto e renderemo l’America più sicura, più ricca e più grande di sempre», ha detto l’ex presidente Usa mandando in visibilio la folla. «Se siamo in grado di inviare miliardi in Ucraina possiamo anche fare tutto quello che è necessario per mettere in sicurezza le scuole. Quando sarò presidente per la seconda volta combatterò il male. L’esistenza del male nel nostro mondo non è un motivo per disarmare i cittadini rispettosi della legge: è una delle ragioni migliori per armarli. Non c’è niente di più pericoloso di una zona libera dalle armi.
«Dobbiamo difendere il secondo emendamento», ha ribadito la governatrice del South Dakota, Kristi Noem, data come possibile candidata repubblicana alle elezioni del 2024 o come braccio destro di Trump. «Nel nostro Stato anche le nonne sono armate, essere cresciuta in una fattoria circondata da migliaia di armi. Le élite della politica e delle grandi aziende ci dicono che la colpa del male che si è manifestato a Uvalde e altrove è delle armi. Ma togliere le armi alle persone responsabili non renderà gli Stati Uniti più sicuri».