Il colosso tecnologico Google ha annunciato una massiccia riduzione del personale in vari settori dell’azienda come parte di un programma di taglio dei costi. Nel numero dei dipendenti che avrebbero perso il proprio impiego ci sarebbero anche i co-fondatori di Fitbit, James Park ed Eric Friedman. Il taglio dei posti riguarderà principalmente Voice Assistant, il team hardware responsabile di Pixel, Nest e Fitbit, nonché la maggior parte del team di realtà aumentata (AR).
Le motivazioni di Google e le proteste dei dipendenti
Diverse centinaia di dipendenti della divisione ingegneristica principale dell’azienda hanno perso l’accesso aziendale e hanno ricevuto avvisi in cui venivano avvertiti che i loro ruoli erano stati eliminati. Mentre Google non ha specificato il numero preciso di ruoli interessati, la società ha dichiarato che le modifiche sono parte di un processo di efficienza per allineare le risorse alle priorità dei prodotti.
Leggi Anche
“Abbiamo dovuto prendere alcune decisioni difficili sull’assunzione continuativa di alcuni dipendenti di Google e siamo spiacenti di informarvi che la vostra posizione verrà eliminata“, avrebbe comunicato la società ad alcuni dipendenti della divisione, secondo il testo riportato dal New York Times.
Un portavoce di Google ha inoltre affermato: “Stiamo investendo in modo responsabile sulle priorità principali dell’azienda e sulle significative opportunità che vediamo per il nostro futuro“. La riduzione del personale era già iniziata nel corso del secondo semestre del 2023, con alcune squadre già coinvolte in modifiche organizzative.
Eppure, l’Alphabet Workers Union, un gruppo che rappresenta più di 1.400 lavoratori della società madre di Google, Alphabet, ha descritto i licenziamenti come del tutto inutili “I nostri membri e compagni di squadra lavorano duramente ogni giorno per creare ottimi prodotti per i nostri utenti e l’azienda non può continuare a licenziarci mentre guadagna miliardi ogni trimestre“, ha affermato il gruppo in un post sul sito di social media X.
Un brutto periodo per l’azienda
La notizia arriva mentre Google è ancora coinvolta in una battaglia legale con l’Unione Europea riguardo a un’ammenda di 2,4 miliardi di euro inflitta nel 2017. La Commissione europea ha accusato Google di favorire il proprio servizio di comparazione di prodotti nelle pagine dei risultati di ricerca generale, sfruttando la sua posizione dominante.
L’avvocato generale Juliane Kokott ha proposto alla Corte di Giustizia dell’UE di respingere il ricorso presentato da Google, confermando così l’ammenda. Il portavoce di Google ha commentato: “Esamineremo l’opinione dell’avvocato generale e attendiamo la decisione finale della Corte. Indipendentemente dall’appello, continueremo a collaborare costruttivamente con la Commissione europea“.
© Riproduzione riservata