L’intervento del Presidente all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è risultato particolarmente severo nei confronti della Russia, che dopo decenni ha di nuovo scosso l’Europa con la sua incursione bellica, riportando la guerra nel cuore del continente. Un atto di aggressione che, secondo Mattarella, non ha solo destabilizzato la regione, ma ha anche “riacceso spinte vetero-nazionalistiche e pulsioni neo-imperialiste che minacciano la stabilità internazionale“.
Mattarella: Fermare le bombe con le sanzioni
Rivolgendosi al conflitto in corso in Ucraina, Mattarella ha espresso il pieno sostegno dell’Italia al popolo ucraino, sottolineando l’importanza di una soluzione pacifica che rispetti l’integrità territoriale e la sovranità del paese, senza premiare l’aggressore ma tutelando l’aggredito. Ha anche evidenziato la necessità di una maggiore azione internazionale per contrastare le spinte neo-imperialiste della Russia e garantire la sicurezza e la stabilità in Europa.
Una soluzione che, per quanto mossa da intenzioni nobili, risulta ad oggi del tutto impraticabile. L’esercito russo continua a guadagnare terreno in Ucraina, radendo al suolo intere città per poi conquistarle e scacciare i soldati ucraini da casa propria. Il supporto dell’occidente a Zelensky e le sanzioni emesse in due anni di conflitto non sembrano aver scalfito la furia di Putin che prosegue col suo piano di invasione. Realizzare una soluzione pacifica in cui – per non premiare l’aggressore – Putin restituisca i territori di Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson risulta piuttosto irrealistico; e finché non si deciderà di iniziare un negoziato, morte e distruzione sul territorio ucraino andranno avanti indisturbate.
L’Italia sosterrà i civili palestinesi
Sul fronte israelo-palestinese, il Presidente Mattarella ha lanciato un appello per evitare operazioni militari che possano causare ulteriori sofferenze ai civili palestinesi, sottolineando l’importanza di sostenere l’UNRWA per garantire l’assistenza ai profughi palestinesi e promuovere una soluzione pacifica e duratura al conflitto. Il governo italiano, rappresentato dal vice-ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, ha ribadito la volontà del Presidente di riprendere i finanziamenti all’UNRWA, ma ha anche sottolineato la necessità di garantire che tali fondi siano impiegati in progetti specifici e non finiscano nelle mani di organizzazioni terroristiche, viste le precedenti accuse di Israele.
Il Presidente Mattarella ha ribadito il forte impegno dell’Italia nei confronti del multilateralismo e ha sostenuto la proposta di riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, mirata a garantire una migliore rappresentatività delle regioni sottorappresentate e ad affrontare le sfide globali in modo più efficace. Chiudendo il suo intervento, ha richiamato le parole dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, sottolineando che le sfide globali non rispettano le frontiere nazionali e richiedono un impegno comune della comunità internazionale per essere affrontate con successo.
Un impegno che, man mano che i conflitti proseguono, potrebbe trascinare l’Europa all’interno di una o l’altra guerra. Da una parte, l’esercito europeo schierato al confine con la Polonia rischia di diventare un invito per Putin più che una forma di deterrenza, dall’altro, la presenza di navi europee, compresa l’ammiraglia italiana, nelle acque del Mar Rosso, rischia di scatenare l’aggressività dell’Iran, che come dimostrato dal recente attacco aereo a Israele, mostra comportamenti decisamente impulsivi.