Il Pontefice disposto a recarsi a Kiev. Intanto i bombardamenti nel Donbass continuano: nel Lugansk è morto un bambino a seguito di un’esplosione. La città di Sloviansk è la “nuova Mariupol”, in centinaia in fuga
Il Santo Padre fa sapere che è intenzionato ad andare in Ucraina per portare il suo sostegno al paese, terreno di pesanti bombardamenti da più di tre mesi. Durante un incontro con un gruppo di ragazzi che si è tenuto nel cortile di San Damaso, il Papa rispondendo alla domanda di un bambino ucraino, ha dichiarato: «Vorrei andare in Ucraina ma devo aspettare il momento opportuno». Il Santo Padre a tal proposito, ha dichiarato che prossimamente si incontrerà con autorità ucraine per cercare di capire e valutare quando sarà il momento più opportuno per intraprendere il viaggio.
Intanto nel Donbass continua il massacro. Nelle ultime 24 ore hanno perso la vita a causa di bombardamenti 3 civili, tra cui un bambino nella regione di Lugansk. A renderlo noto è stato il capo dell’amministrazione regionale Sergiy Gaidai.
Allarmante la situazione nella città di Sloviansk, teatro di continui bombardament, che sembra condividere lo stesso destino di Mariupol. Il numero delle persone che decidono di scappare dalla città è in aumento. Il numero delle evacuazioni è quasi raddoppiato questa settimana, come spiega il capo dell’amministrazione militare della città.
La Francia come potenza di mediazione
Secondo il presidente della Francia Emmanuel Macron in questa fase è importante che la Russia non venga umiliata, proprio per trovare una soluzione diplomatica più duratura una volta che i combattimenti in Ucraina cesseranno. Il presidente francese, durante un’intervista ad alcuni giornali regionali, ha dichiarato: «Il presidente russo Vladimir Putin ha commesso un errore storico e fondamentale invadendo l’Ucraina e ora è isolato». Macron ha riferito di aver detto allo stesso Putin che «ha commesso un errore storico e fondamentale per il suo popolo, per sé stesso e per la storia». Ciononostante, il presidente Macron ritiene che la Russia non debba essere umiliata proprio per favorire una via d’uscita da questa situazione attraverso la diplomazia. Il presidente francese ha aggiunto che la Francia avrà un ruolo di mediatore per cercare di risolvere le controversie internazionali e per aiutare Kiev e Mosca a sedersi al tavolo della pace.